Corriere dello Sport

Per Milano tutto facile E che Hines

Il veterano (37 anni) regala lezioni di basket e indirizza la partita nei soli 12’ in cui resta in campo. Brillano Shields e Voigtmann

- Di Fabrizio Fabbri

MILANO TRENTO 80 57

(20-17, 39-23, 65-35)

ARMANI MILANO: Bortolani (0/2, 0/2,), Tonut 5 (2/4, 0/1), Melli 3 (1/6, 0/1, r7), Napier 9 (0/3, 1/4, r1), Ricci 5 (1/1 da 3, r6), Flaccadori 6 (2/3,r2), Hall 9 (2/3, 1/4, r5), Caruso 4 (1/3, 0/1, r1), Shields 14 (3/5, 2/6, r5), Mirotic 5 (1/3, 0/2, r6), Hines 6 (3/3, r3), Voigtmann 14 (5/6, 1/2, r6). All. Messina DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Hubb 12 (0/3, 4/10, r5), Alviti 9 (0/2, 3/4, r1), Niang 4 (2/2), Conti, (r1) Forray 9 (1/2, 1/3, r3), Cooke 4 (2/4, r5), Udom 0 (0/1, 0/2, r2), Biligha 5 (2/5, r5), Grazulis 5 (1/2, 1/4, r4), Mooney 3 (1/2 da 3), Baldwin 6 (3/7, 0/4, r7). All. Galbiati ARBITRI: Paternicò 6, Rossi 6, Grigioni 6

NOTE - Tiri liberi: Milano 22/28, Trento 6/9. Percentual­i al tiro: Milano 26/65 (6/24 da 3, ro 32, rd 13), Trento 21/59 (9/29 da 3, ro 6, rd 26). Antisporti­vo a Cook al 37'06" (71-53).

Pagelle - MILANO: Bortolani 5, Tonut 6, Melli 6, Napier 5, Ricci 6, Flaccadori 6, Hall 6,5, Shields 7, Mirotic 6, Hines 7, Voigtmann 7. All. Messina 7. TRENTO: Hubb 6, Alviti 6,5, Niang 4, Forray 6, Cooke 4 5, Udom 5, Biligha 5, Grazulis 5 , Mooney 5, Baldwin 6 . All. Galbiati 6 Il migliore: Voigtmann

La chiave: la profondità del roster dell'Olimpia, dove quantità e qualità si fondono

Un monologo quello di Milano, se si esclude il primo quarto: l’Olmpia non ha certo dovuto faticare troppo per domare la resistenza di Trento e timbrare il cartellino che la porta alla semifinale di sabato.

Partita bruttina quella che ha aperto le Final Eight di Torino, con la squadra di Messina che ha sfruttato al meglio la propria opulenza tecnica di fronte ad una squadra oggettivam­ente stanca e scarica. Trento ha tenuto botta per 10', soprattutt­o per merito di Davide Alviti che, partito di ricorsa, ha cercato da ex una piccola rivincita su Milano. Il suo primo canestro da tre è stato quello del pari a quota 11 e i due seguenti hanno spinto la Dolomiti Energia sul + 1 (16-17 al 9'03").

Ci ha pensato Hines, un libro di basket travestito da giocatore, a rimettere in carreggiat­a l'Olimpia in un momento in cui le cose non erano tutte al loro posto. Pochi minuti (12 in totale) per il lungo 37enne bonsai, ma come sempre caratteriz­zati da intelligen­za ed altissima qualità. Così l'Armani ha chiuso avanti il primo quarto 20-17 e messo le basi per il decollo avvenuto, quasi per forza d'inerzia a partire dai primi minuti del secondo quarto.

Trento ha retto fino alla parità a quota 20, poi la truppa biancoross­a ha allungato inesorabil­mente. Lo strapotere fisico di Milano è stato evidente, 37 rimbalzi contro 23. Ruotando a suo piacimento gli uomini, coach Messina ha potuto non tirare il collo a gente Mirotic, Hines e Melli e indirizzar­e la gara. Eloquente il massimo vantaggio, + 30, 58-28 con la tripla messa dentro da Pippo Ricci al 27'40", limato poi da Trento quando ormai tutto era deciso ed i ritmi si erano abbassati.

Galbiati ha dato spazio al talentino Niang, classe 2004, che ha segnato anche 4 punti. Ma ad esclusione del solito Forray, di Alviti e di qualche fiammata di Hubb, la Dolomiti Energia ha avuto ben poco dagli altri. Sulla carta era una gara senza storia ed alla fine la sentenza del campo è stata proprio quella.

Kyle Hines (27 anni) quattro Euroleghe vinte

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