Hysaj recupera, riecco Zaccagni Casale-Romagnoli muro centrale
Il terzino non è stirato, l’esterno torna in panchina. L’ex Verona sostituirà Gila (squalificato)
Hysaj graziato dal fato, non si è stirato. Zaccagni recuperato per la panchina. Patric ancora no. Vecino si è allenato a parte, sarà rivalutato oggi, è più facile immaginarlo tra i convocati per il Milan. Rovella tornerà in gruppo la prossima settimana. E’ l’ultimo aggiornamento da Formello, sarà rivisto prima della partenza per Firenze. Sarri temeva di perdere Hysaj, aveva parlato di risentimento al retto femorale a Torino. Allarme rientrato, il terzino ieri si è visto in campo, ha saltato solo le prove. Andrà in panchina domani, non sarà rischiato. E’ un’ottima notizia pensando al Milan e ancora di più al ritorno con il Bayern Monaco. In difesa servono recuperi, la zona più scoperta è quella centrale. Gila è squalificato, Patric sente ancora fastidi. Ha iniziato a parte, poi ha partecipato alle prove. A Firenze toccherà a Casale e Romagnoli, il duo Champions di un anno fa. Casale è entrato bene a Torino, ha dato segnali di carica. A destra rientrerà Lazzari, a sinistra si piazzerà Marusic. Non ci sono dubbi né opzioni a centrocampo: il trio Guendouzi-Cataldi-Luis Alberto è l’unico schierabile e non solo per robustezza e facoltà che incarna. Se Vecino non sarà convocato, avendo pochi allenamenti nelle gambe, l’unico cambio sarà Kamada. E’ così da quando l’uruguaiano è finito ko nel prepartita con il Bayern. In avanti pochi margini di manovra: Isaksen, ieri risparmiato, e Felipe giocheranno a destra e a sinistra. Il danese è atteso in gruppo oggi, salvo sorprese. Sarri conta di averlo a disposizione. In caso di forfait, Felipe tornerebbe a destra, Pedro si piazzerebbe a sinistra. La presenza di Zaccagni, in termini pratici, sarà valutata oggi. E’ fermo da più di un mese, ha svolto due allenamenti in gruppo, può giocare solo uno spezzone di partita. Tocca a Sarri la decisione, forse sarebbe meglio preservarlo per Milan e Bayern.
CHE SETTIMANA. Domani la Viola, venerdì il Milan, martedì 5 marzo i tedeschi. E’ una settimana da cardiopalma per i biancocelesti, attesi da tre sfide decisive per la corsa Champions e per lo storico passaggio ai quarti. Sarri ordina di pensare ad un impegno per volta, è sempre alle prese con l’intermittenza della sua squadra. Strabiliante con il Bayern, ko con il Bologna, vincente a Torino, nella notte dell’ultima chiamata. A Firenze sarà un altro esame, lo è ogni partita. «Firenze partita decisiva? Non conosco la classifica. Per noi è la partita della vita perché ragioniamo solo sull’oggi, alla fine vedremo quanto sarà importante», le parole di Mau dopo il recupero con i granata. E’ un concetto che esprime da un mese ai suoi. Vuole che si pensi al presente, non al futuro. Sarri ha promosso la Lazio delle ultime quattro uscite, hanno prodotto tre vittorie (Cagliari, Bayern e Torino) pur lamentando una differenza di atteggiamento tra un tempo e l’altro: «Se si facessero partite unendo il primo tempo con il Bologna e il secondo di Torino avremmo un’altra classifica. Forse non riuscirci è uno dei nostri limiti. Poi contro il Bologna siamo stati penalizzati più di quanti fossero i nostri reali demeriti. Io considero positive tutte le nostre ultime quattro partite».