Sottil, il bivio è sempre più vicino: riscossa o addio
È arrivato a quota cento partite con la maglia della Fiorentina, traguardo tagliato domenica scorsa al Castellani, ma per Riccardo Sottil in questo momento c'è poco da festeggiare. Anche per questa stagione, la quinta in Serie A (quattro a Firenze e una in prestito a Cagliari) l'esterno viola ha interpretato i panni dell'eterno incompiuto, un calciatore intrappolato nel ruolo di "potenziale stella". Un ruolo che adesso per lui, 25 anni il prossimo 3 giugno, sembra più una sbiadita caricatura.
IL PIATTO PIANGE.
Sono lontani i tempi in cui Sottil era una promessa del settore giovanile viola: adesso, in teoria, è un calciatore fatto e finito, che manifesta ancora una difficoltà sistematica nell'incidere in Serie A. Quella con l'Empoli era per lui la novantasettesima in A; al massimo livello nazionale il figlio d'arte ha messo a referto 6 reti e 6 assist. Troppo poco per un'ala "da Fiorentina" e da Vincenzo Italiano, uno che si è sempre sforzato di ribadire quanto sia fondamentale l'apporto degli esterni in zona-gol. Quest'anno Sottil è fermo a un gol e un assist in campionato (3 reti e 3 assist in totale) e, nonostante le difficoltà di Brekalo, Kouame, Ikoné e Gonzalez non è mai riuscito a ingranare in una stagione, l'ennesima, che, se non della consacrazione sarebbe dovuta essere quella dello slancio definitivo.
UNA SEPARAZIONE SOLO RIMANDATA.
E invece il tempo corre: Sottil non è più una giovane promessa. Quest'anno non segna da inizio dicembre, da quei due gol in tre giorni tra Salernitana e Parma (in coppa Italia) con tanto di esultanza polemica nei confronti dei tifosi. Che nel frattempo sembrano aver perso definitivamente le speranze. Stessa cosa non si può dire per la società: Pradè, che nel lontano luglio 2022 indicò proprio in Sottil il profilo su cui puntare per il futuro prossimo, ha voluto concedere all'esterno altri sei mesi per convincere tutti, in primis Italiano, deluso dal suo recente apporto e intenzionato escluderlo dai titolari contro la Lazio. Dopo aver sondato gli interessi (a dir la verità tiepidi) di eventuali acquirenti a gennaio, la società si è convinta a insistere almeno fino a giugno. Poi salvo un'esplosione ormai attesa da anni, Sottil saluterà definitivamente la Fiorentina dopo otto anni (tra settore giovanile e prima squadra) di speranze e illusioni.
A gennaio pochi sondaggi dal mercato, si gioca l’ultima chance