Corriere dello Sport

Retegui decolla e il Genoa vola: Udinese ko

- Di Claudio Baffico

Non smette di stupire il Genoa di Alberto Gilardino, che aggiunge alla propria collezione lo scalpo di un’Udinese che si spegne ancor prima di accendersi.

Poco spettacolo nella prima fase di partita, con troppi errori in fase di impostazio­ne e idee confuse da ambo le parti. Con il passare dei minuti l’Udinese appare più intraprend­ente e si presenta pericolosa­mente in area avversaria, senza tuttavia riuscire a concludere. L’occasione più nitida per sbloccare il risultato capita sulla testa di Lucca che, da buona posizione, spedisce il pallone sulla traversa.

CHE GOL. Il Genoa, fino a questo momento mai capace di pungere la retroguard­ia avversaria, alza il proprio baricentro, inizia a far girare palla, e i progressi sono tangibili. L’attaccante rossoblù più pericoloso è... un difensore, Vasquez, che in ben due circostanz­e arriva ad un soffio dal gol: prima conclude a botta sicura da distanza ravvicinat­a ma trova Okoye pronto alla respinta, poi incorna sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con il palo a rivelarsi un fedele alleato friulano. Una pressione che viene premiata al 36’ da una prodezza balistica di Mateo Retegui, bravo a coordinars­i e a trasformar­e in rete un pallone spiovente grazie ad una rovesciata da applausi.

LA SVOLTA. L’Udinese accusa il colpo, il Genoa ne approfitta per alzare i ritmi e affrontare i minuti successivi con rinnovata veemenza. Ne consegue il raddoppio, propiziato da un preciso cross di Gudmundsso­n e realizzato da una perentoria incornata di Mattia Bani. La partita del Grifone si mette ancora più in discesa dopo appena quattro minuti della ripresa: Kristensen, già ammonito, ferma Messias con un evidente fallo e lascia i suoi in inferiorit­à numerica. Anche Badelj prova a partecipar­e alla festa rossoblù con una botta al volo, ma Okoye non è dello stesso avviso. Stessa sorte per Gudmundsso­n, che tuttavia ci mette molto del proprio per non arrotondar­e il punteggio.

Un fallo su De Winter nega a Lucca il gol che avrebbe potuto riaprire la partita, ma l’Udinese dà comunque qualche segno di risveglio. Il Genoa chiude all’attacco e sfiora il tris con Gudmundsso­n e Frendrup, ma il risultato non cambia più. Solo applausi per i ragazzi di Gilardino, serata no, invece, per i friulani, mai realmente in partita. E anche arrabbiati al 90’ per la decisione arbitrale sulla rete di Lucca: «Per me era gol tutta la vita», dice il direttore dell’area tecnica Balzaretti. «Va a contrasto, non si può più giocare se questo non è gol, vanno entrambi sul pallone. Nel calcio ci sono dei contrasti, nel calcio ci si tocca, ci si sfiora, non è calcetto». Gila, invece, brinda: «Sono felice per la prestazion­e dei ragazzi, l’abbiamo interpreta­ta nel migliore dei modi. Il rinnovo? Non abbiamo ancora parlato con la società del rinnovo, ma ci sarà il tempo: per ora siamo tutti concentrat­i sul campo». Poi parola a Retegui: «Siamo davvero contenti di questa vittoria, conquistia­mo tre punti molto importanti. L’Europeo con l’Italia? Per riuscire devo fare grandi partite ed essere un buon compagni di squadra. Se mi dovesse chiamare Spalletti sarebbe un sogno, vediamo».

Rosso a Kristensen e rete annullata a Lucca: Balzaretti contesta la decisione

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LAPRESSE La festa rossoblù

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