Il Taranto corre Catania in ombra
De Marchi rompe con il gol un digiuno lungo 493 giorni Sesto risultato utile consecutivo
Il Catania ha perso la partita e Lucarelli pure la parola, rifiutando di commentare la 6ª sconfitta rimediata nelle 15 partite della sua gestione durante la quale non è riuscito a dare l’attesa scossa a una squadra che - da inizio stagione, in 28 partite - ha collezionato 12 sconfitte, di cui 10 per 1-0 senza mai reagire nè avere la forza di rimontare, com’è accaduto contro il Taranto, a segno dopo 11' con Michael De Marchi sbloccatosi dopo 493 giorni di astinenza. Lucarelli s’è affidato al grande ex Cianci (fino a un mese fa indossava la casacca del Taranto), in ombra per 70’ prima di calciare un paio di volte a rete quale unica punta, alle cui spalle ha confesionato poche palle giocabili il trio Chiricò-Tello-Cicerelli, sostituito in blocco a un quarto d’ora dal termine di una gara che ha visto il Catania mai propositivo. Neanche i subentrati Zammarini Costantino e Peralta sono riusciti a dare vivacità ad una squadra che ha avuto l’unica opportunità al 22’ st con il destro a giro di Welbeck a cui s’è opposto con il portiere Vannucchi sventando il pericolo.
SERIE POSITIVA. Diametralmente opposto l’atteggiamento del Taranto con gente che corre, soffre e gioca con sacrificio guadagnando così il 6° risultato utile con cui aggancia il Picerno al secondo posto in attesa dei risultati delle altre formazioni di alta classifica. Eppure Capuano non ha potuto schierare il meglio della sua truppa, rinunciando a Kanoutè e pure a Zonta. La classe operaia del Taranto è riuscita a sfoderare un’altra prestazione concreta dinanzi ai suoi tifosi che cantano, ballano e sognano ammirando una formazione umile e determinata che sta collezionando risultati impensabili considerando l’investimento della società. Gara decisa da De Marchi con un gol di rapina in area sugli sviluppi di un angolo che ha trovato impreparata la retroguardia ospite. Come pure al 2’ st quando, su altro angolo, con un perentorio colpo di testa Miceli ha timbrato la traversa.