Ora Calzona avrà Ngonge per il rush
Dopo il secondo successo di seguito gli azzurri puntano ad allungare la striscia Prossima tappa contro il Torino: all’andata un ko umiliante, stavolta può valere il salto
Le luci della notte con la Juve sono appena state spente e da oggi il prossimo obiettivo di Calzona è la preparazione della partita contro il Torino, altra tappa fondamentale della rincorsa ma anche un incrocio che all’andata, all’Olimpico granata, coincise con il punto più basso toccato dalla squadra in campionato. C’era Mazzarri, all’epoca, in panchina: 3-0 imbarazzante nei modi e nel gioco. Fatto sta che, pur dovendo come sempre valutare il quadro fisico generale alla ripresa, il tecnico azzurro dovrebbe recuperare Ngonge dopo i quattro forfait messi in fila per un duplice problema (prima un colpo a un ginocchio, poi muscolare). L’attaccante è fuori dalla partita con il Genoa, tra l’altro riacciuffata per l’ultima ciocca proprio con un gol di
Cyril, ma venerdì dovrebbe ripartire con la prima convocazione.
SCENARI. Il mercato non è ancora cominciato ma forse sì. Il Napoli sarà costretto a cambiare tanto.
Dello scudetto, resta ben poco: è andato via Kim, lo hanno seguito Lozano, poi Ndombele, poi Elmas e anche due giovani, Gaetano e Zerbin, e altro accadrà. Se ne andrà Zielinski, probabilmente Osimhen e poi si vedrà. Ci sarà bisogno di un centrale difensivo, dopo che Natan non è riuscito a colmare il vuoto di Kim: si guarda all’estero, nella lista del passato c’era Mavropanos, greco di 26 anni non solo fisico ma belle maniere: è andato in Inghilterra, al West Ham, dove ha ricominciato a giocare dopo un bel po’ di panchine. Al Napoli è sempre piaciuto, continua ad essere nei radar, però è chiaro che il campo e le quotazioni faranno il resto.
RISCATTI. Ci sarà da decidere cosa fare con i prestiti, uno su tutti, Traore, che può rappresentare il dopo-Zielinski: i test sono suggerimenti per avere un quadro completo, fisico e tecnico, e però quei venticinque milioni che il Bournemouth si aspetta vengono comunque ritenuti tanti, troppi. Le strade delle trattativa, si sa, sono infinite, e dipenderà dalla volontà del club inglese se mettersi a discutere o evitare: però Traore rientra tra i parametri del Napoli, è giovane, è versatile e comunque viene considerato interessante. Ma le risposte, più o meno definitive, dovrà darle il campo: undici gare di campionato, una di Champions, possono essere sufficienti o anche no. Il calcio non è cambiato e neanche il mercato. Si parte con leggero (?) anticipo, anche per fronteggiare il ritardo con cui nella passata stagione sono stati affrontati i problemi rivelatesi poi seri: Kim è un dolore ancora forte, per chiunque. E là dietro resta un'esigenza di spessore.
L’ex Verona jolly in più Mercato: piace ancora Mavropanos