Crisi Brighton: «Periodo difficile»
I numeri fanno pensare ad un Brighton in crisi a pochi giorni dalla trasferta dell'Olimpico contro la Roma di De Rossi. Tra campionato e coppa, i "gabbiani" di De Zerbi hanno vinto appena una delle ultime cinque gare (contro lo Sheffield United, fanalino di coda in Premier League). In campionato sono al nono posto, a tre lunghezze dalla zona Europa League (quindi obiettivo realizzabile) ma il sogno-Champions (improbabile, ma non irrealizzabile) sembra svanito del tutto. Così come la possibilità di trovare un exploit in FA Cup, dopo la sconfitta agli ottavi contro i Wolves. Gara che, per molti versi, rispecchia le magagne del Brighton attuale: subisce un gol quasi subito (di rimessa e con la complicità di errori individuali) e poi domina gioco e occasioni (18 tiri in porta, 72 per cento di possesso palla) senza però fare breccia. Storia un po' diversa contro il Fulham sabato, con il Brighton che ha registrato una delle prestazioni peggiori della stagione. «Loro non sono stati eccezionali ma hanno meritato di vincere - ha commentato De Zerbi dopo il 3 a 0 - Per noi è un momento molto difficile, ma lo sapevamo che sarebbe stato cosi». Abbiamo giocato senza energia e in Premier League non te lo puoi permettere». De Zerbi non cerca alibi ma il momento-no si spiega anche in parte con due fattori. Innanzitutto per il club è la prima esperienza nelle coppe europee. E lo è pure per quasi tutti i giocatori, salvo veterani come Lallana, Welbeck e Milner che però a 35, 33 e 38 anni recitano ruoli da comprimari.
L'altra tegola per De Zerbi sono gli infortuni. Stagione finita per March e Mitoma, il giovane Hinshelwood e il bomber Joao Pedro fuori causa, così come Milner. Il fantasista Enciso è appena rientrato dopo sei mesi di stop, Ansu Fati, l'ex-enfant prodige del Barcellona non ha ancora trovato la forma-partita, il laterale Estupinan ha saltato tre mesi della stagione. Forse il dato più illuminante in tal senso è che il Brighton ha disputato 27 partite in Premier League e sono appena quattro i giocatori che sono partiti titolari nel sessanta per cento delle gare: i difensori Dunk e Van Hecke e i centrocampisti Gilmour e Gross. Tra infortuni e turnover (per il quale De Zerbi è stato anche criticato) non è facile costruire la giusta chimica.
Tanti infortuni in questo momento e un turnover non apprezzato