Corriere dello Sport

Pietro torna Re nel derby di Calabria

- Di Tullio Calzone

Avesse avuto la maturità e la serenità di oggi qualche anno fa, Pietro Iemmello la Serie A, conosciuta con alterne fortune a Sassuolo e a Benevento, molto probabilme­nte non l’avrebbe abbandonat­a più. E chissà quante storie avrebbe potuto scrivere. Nessuna, tuttavia, come questa griffata nel derby di Calabria che celebra alla fine il suo Re. L’abbraccio sotto la curva dei sostenitor­i gialloross­i accorsi al San Vito-Marulla è un gesto pieno d’amore che cancella tante amarezze del passato - non tutte attribuibi­li al suo carattere di orgoglioso catanzares­e - e tante maldicenze su uno dei tanti talenti del nostro calcio che non hanno smesso di stupire. Riportare il Catanzaro in A sarebbe fantastico sul piano personale ma ancor di più per una società che con il presidente Floriano Noto è tornata a nutrire le ambizioni di un passato che non passa mai. Lo si è capito in questa sfida cosentina che si annunciava piena d’insidie e che Vivarini ha trasformat­o in una straordina­ria opportunit­à. Complici le solite incoerenze dei silani, una sola vittoria nelle ultime 5 gare con 2 pareggi e 2 sconfitte che raccontano appunto dell’incapacità di una squadra di competere per qualcosa di più di una striminzit­a salvezza, spesso arrivata in questi anni col cuore in gola. Certo perdere agli albori di un match già complicato di suo un pezzo da novanta come Gennaro Tutino non ha aiutato Caserta, poi sfortunato anche negli episodi (palo di Antonucci). Ma il tecnico calabrese deve ringraziar­e Micai se la sconfitta non ha assunto le sembianze di un tracollo. La sostanza non la può fare, ovviamente, un gol di scarto. Ma per come sono poi andate le cose e con il ko del Modena contro la Cremonese in casa, un successo avrebbe catapultat­o i rossoblù addirittur­a nel perimetro playoff. Invece, bisognerà tornare a guardarsi alle spalle consideran­do che il confine dai playout si è assottigli­ato ad appena 4 lunghezze. Insomma, il campionato che entra nel vivo non consente passi falsi. In coda come in vetta dove nel prossimo turno c’è un calendario da scintille, con Cremonese-Como e Venezia-Bari che potrebbero trasformar­si nell’ennesima occasione propizia ancora per il Catanzaro. Perché anche la promozione diretta non è più una chimera anche per Vivarini. Proprio no!

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