Frenata Juve Il calendario ora fa paura
Dal pari con l’Empoli soltanto 5 punti in sei partite con una vittoria, due pareggi e tre sconfitte Un trend da invertire
La Signora si è fermata all'Empoli. Prima del pari contro i toscani, cui ha contribuito in modo decisivo l'espulsione di Milik, c'è stata una Juve capace di non perdere praticamente un colpo e di sognare addirittura lo scudetto. Quell'1-1 allo Stadium, pur rimanendo un passo falso, aveva certificato il sedicesimo risultato utile consecutivo ma è stato il momento in cui il castello è crollato. Sono venute meno le certezze su cui era stata costruita la cavalcata, prima fra tutte la solidità difensiva. E con essa anche quella mentale, tanto che sono riaffiorate disattenzioni e leggerezze che sono costate molto caro. C'è stata una Juve che nelle prime 21 giornate, fino al successo di Lecce, ha saputo stupire, ritrovando le qualità degli anni d'oro: una forte fase difensiva, una feroce motivazione, una capacità di superarsi e di andare oltre le attese. Riuscendo, particolare tutt'altro che secondario, all'inizio del 2024 ad aggiungere anche una prolificità in attacco che prima non c'era. D'improvviso, tutto è cambiato e la magia si è interrotta.
RITMO.
La Juve delle successive sei partite ha un ritmo quasi da retrocessione: 5 punti in sei giornate, un sola vittoria – ottenuta peraltro all'ultimo secondo contro il Frosinone – due pareggi (Empoli e Verona) e ben tre sconfitte, con Inter, Udinese e Napoli. I numeri sono impietosi: peggio della squadra di Allegri in questo periodo hanno fatto soltanto Sassuolo (1 punto), Salernitana e Frosinone (2) e Lecce (4). Come i bianconeri, anche il Cagliari ha conquistato 5 punti mentre le altre squadre in lotta per non retrocedere hanno fatto di più. Verona e Udinese hanno fatturato 6 punti (come il Torino e la Lazio); l'Empoli 9. L’aspetto più preoccupante è che la squadra ha perso una patrimonio enorme di punti proprio contro le squadre sulla carta più abbordabili nelle sfide che avrebbero dovuto mettere definitivamente in ghiaccio la qualificazione alla prossima Champions. Il riassun
Atalanta, Genoa, Lazio, Fiorentina Toro, Cagliari e Milan: va protetto il +10 punti per il posto Champions
to statistico fa suonare anche un altro campanello d'allarme: più gol al passivo, 9, che fatti, soltanto 7. E ancora: due reti incassate per tre gare di fila. Un rendimento non certo da Juve.
MINI CAMPIONATO. Ora la classifica dice: 57 punti (uno solo in più dell’anno scorso…) e secondo posto a 11 turni dalla fine. La stella polare rimane la stessa: la qualificazione alla prossima Champions, obiettivo vitale per il club dal punto di vista tecnico e soprattutto economico. La fotografia della graduatoria racconta però che la seconda piazza è in pericolo, visto che il Milan è distante solo un punto e anche il super Bologna, quarto a quota 51, è a tiro a -6. Vietato rilassarsi, insomma. Lo sguardo quindi si allunga alla quinta posizione: c'è la Roma a -10, mentre l'Atalanta, prossima avversaria allo Stadium, è sesta a -11. Ecco il cuscinetto di sicurezza da difendere nella volata finale in cui la Signora avrà un calendario tutt'altro che malleabile: Atalanta, Genoa, Lazio, ancora Lazio per la semifinale di andata di Coppa Italia, Fiorentina, Torino, Cagliari, Lazio nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Milan, Roma, Salernitana, Bologna e Monza. «Inizia un mini-campionato i cui partiamo con 10 punti di vantaggio» rilancia Allegri. Un mini-campionato in cui non sono ammesse sorprese.
L’altro campanello d’allarme in difesa: sono 9 i gol presi e soltanto 7 segnati