Corriere dello Sport

Frenata Juve Il calendario ora fa paura

Dal pari con l’Empoli soltanto 5 punti in sei partite con una vittoria, due pareggi e tre sconfitte Un trend da invertire

- di Filippo Bonsignore TORINO

La Signora si è fermata all'Empoli. Prima del pari contro i toscani, cui ha contribuit­o in modo decisivo l'espulsione di Milik, c'è stata una Juve capace di non perdere praticamen­te un colpo e di sognare addirittur­a lo scudetto. Quell'1-1 allo Stadium, pur rimanendo un passo falso, aveva certificat­o il sedicesimo risultato utile consecutiv­o ma è stato il momento in cui il castello è crollato. Sono venute meno le certezze su cui era stata costruita la cavalcata, prima fra tutte la solidità difensiva. E con essa anche quella mentale, tanto che sono riaffiorat­e disattenzi­oni e leggerezze che sono costate molto caro. C'è stata una Juve che nelle prime 21 giornate, fino al successo di Lecce, ha saputo stupire, ritrovando le qualità degli anni d'oro: una forte fase difensiva, una feroce motivazion­e, una capacità di superarsi e di andare oltre le attese. Riuscendo, particolar­e tutt'altro che secondario, all'inizio del 2024 ad aggiungere anche una prolificit­à in attacco che prima non c'era. D'improvviso, tutto è cambiato e la magia si è interrotta.

RITMO.

La Juve delle successive sei partite ha un ritmo quasi da retrocessi­one: 5 punti in sei giornate, un sola vittoria – ottenuta peraltro all'ultimo secondo contro il Frosinone – due pareggi (Empoli e Verona) e ben tre sconfitte, con Inter, Udinese e Napoli. I numeri sono impietosi: peggio della squadra di Allegri in questo periodo hanno fatto soltanto Sassuolo (1 punto), Salernitan­a e Frosinone (2) e Lecce (4). Come i bianconeri, anche il Cagliari ha conquistat­o 5 punti mentre le altre squadre in lotta per non retroceder­e hanno fatto di più. Verona e Udinese hanno fatturato 6 punti (come il Torino e la Lazio); l'Empoli 9. L’aspetto più preoccupan­te è che la squadra ha perso una patrimonio enorme di punti proprio contro le squadre sulla carta più abbordabil­i nelle sfide che avrebbero dovuto mettere definitiva­mente in ghiaccio la qualificaz­ione alla prossima Champions. Il riassun

Atalanta, Genoa, Lazio, Fiorentina Toro, Cagliari e Milan: va protetto il +10 punti per il posto Champions

to statistico fa suonare anche un altro campanello d'allarme: più gol al passivo, 9, che fatti, soltanto 7. E ancora: due reti incassate per tre gare di fila. Un rendimento non certo da Juve.

MINI CAMPIONATO. Ora la classifica dice: 57 punti (uno solo in più dell’anno scorso…) e secondo posto a 11 turni dalla fine. La stella polare rimane la stessa: la qualificaz­ione alla prossima Champions, obiettivo vitale per il club dal punto di vista tecnico e soprattutt­o economico. La fotografia della graduatori­a racconta però che la seconda piazza è in pericolo, visto che il Milan è distante solo un punto e anche il super Bologna, quarto a quota 51, è a tiro a -6. Vietato rilassarsi, insomma. Lo sguardo quindi si allunga alla quinta posizione: c'è la Roma a -10, mentre l'Atalanta, prossima avversaria allo Stadium, è sesta a -11. Ecco il cuscinetto di sicurezza da difendere nella volata finale in cui la Signora avrà un calendario tutt'altro che malleabile: Atalanta, Genoa, Lazio, ancora Lazio per la semifinale di andata di Coppa Italia, Fiorentina, Torino, Cagliari, Lazio nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Milan, Roma, Salernitan­a, Bologna e Monza. «Inizia un mini-campionato i cui partiamo con 10 punti di vantaggio» rilancia Allegri. Un mini-campionato in cui non sono ammesse sorprese.

L’altro campanello d’allarme in difesa: sono 9 i gol presi e soltanto 7 segnati

 ?? LAPRESSE GETTY ?? Da sinistra: Dusan Vlahovic, un contrasto tra Osimhen e Bremer al Maradona e un momento della sfida con il Frosinone
LAPRESSE GETTY Da sinistra: Dusan Vlahovic, un contrasto tra Osimhen e Bremer al Maradona e un momento della sfida con il Frosinone
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IL CICLO NEGATIVO DELLA JUVE

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