Ultima chiamata per Nzola, non può più sbagliare
C’è voluto poco affinché Andrea Belotti scalzasse quasi irreversibilmente M’Bala Nzola. Perché di punte parliamo, ed ora anche il tecnico Italiano sembra essersi convinto che Lucas Beltran, centravanti, non lo è. Dicevamo di Belotti. Il 31 gennaio la Fiorentina ha ufficializzato l’acquisto dell’ex Torino, che due giorni dopo a Lecce è sceso in campo per un tempo effettivo dimostrando di essere pronto. Senz’altro più dell’angolano. Detto, fatto: Nzola è subito finito in panchina col Frosinone, entrando solo nella ripresa per diciassette minuti. Stessa musica a Bologna, quando l’ex Spezia ha fatto il suo ingresso solo al settantunesimo. A Empoli, poi, la definitiva panchina. Poco più che simbolici i minuti raccolti con Lazio e Torino, rispettivamente uno e cinque, segno che il tempo per l’attaccante classe ’96 è pressoché scaduto.
ULTIMO TRENO. Giovedì col Maccabi Haifa potrebbe arrivare l’ultima chiamata. Beltran sarà squalificato contro la Roma, motivo per cui è lecito attendersi l’impiego dell’argentino a Budapest ma non come prima punta: quel ruolo può spettare a Nzola, che non è escluso vinca il ballottaggio con Belotti visto che domenica, appunto, sarà necessariamente l’ora del Gallo. L’occasione è ghiotta sia, con tutto il rispetto, per l'accessibilità dell'avversario che per la posta in palio. La Fiorentina vuole onorare fino in fondo la competizione europea, dunque non può permettersi di steccare. Serve un gol a Nzola per sbloccarsi, un po' come accaduto il 9 novembre a Leskovac sempre in Conference League quando il calciatore si sbloccò su rigore dopo un mese di astinenza trovando la seconda rete in maglia viola.
FUTURO INCERTO. Adesso che
fare con Nzola? Paradossalmente in una fase storica del calcio molto povera e in cui tutti tendono ad acquistare con la formula del prestito, sul nazionale africano è stata riposta grande fiducia avendolo comprato a titolo definitivo. Ciò non toglie che la Fiorentina in estate possa comunque scegliere di fare a meno di lui, a fronte di un'annata fino a questo momento deludente. Già a gennaio nel caso in cui fosse pervenuta un'offerta vantaggiosa il club ci avrebbe pensato, e l'innesto di Belotti ne è la conferma. L’intesa con l’allenatore, sulla quale la dirigenza contava tanto, pare non essere mai scattata ma la stagione finirà tra due mesi. C'è ancora tempo.
La punta angolana contro il Frosinone ha giocato solo per 17 minuti