Corriere dello Sport

ATTENTI A QUEI DUE

Jefferson: Sono piccolo, però pericoloso

- IL PLAY DELLA DINAMO SASSARI di Giampiero Marras SASSARI

Nel tempo libero Brandon Jefferson segue il mercato azionario Usa, invece quando è sul parquet provvede ad alzare le quotazioni del Banco di Sardegna Sassari. Come? Trascinand­o la squadra con 29 punti, con 7/10 da tre, e 6 assist per il successo sulla Virtus Bologna di domenica scorsa.

175 CM. Una vittoria inattesa, ma non dal playmaker tascabile della formazione sarda (175 centimetri scarsi di altezza), che nel presentare la sfida contro pari ruolo più alti di 20 cm e decisament­e più muscolari, aveva risposto: «Ho giocato contro Mike James (l’ex realizzato­re di Milano, oggi gran protagonis­ta in Eurolega con Monaco, ndc); dunque so come far fruttare le mie caratteris­tiche». Non una vanteria, evidenteme­nte.

SVOLTA. Jefferson inquadra così il successo sulla vice capolista: «Domenica prossima andiamo a Venezia, e lì capiremo se la nostra stagione ha svoltato oppure no. Intanto la vittoria contro Bologna ha dimostrato che quando si fa un lavoro di qualità, i risultati si vedono. Mentalità, ritmo e resistenza sono le cose che ci servono se vogliamo vincere le partite. La gara contro la Virtus è stata però un enorme passo avanti. Ora abbiamo bisogno di un'altra grande settimana di lavoro e di mantenere questa fame per combattere in questo modo sino alla fine della stagione».

SCHIETTO. Il regista e bomber americano spiega come si lavora con il nuovo allenatore Nenad Markovic, che un mese e mezzo fa ha sostituito Piero Bucchi: «Coach Markovic è un allenatore schietto, che anche a muso duro ti dice ciò che vuole dalla squadra e quello di cui ha bisogno da ogni singolo giocatore. Esige molta disciplina ed è quello di cui questo gruppo aveva bisogno. Personalme­nte questo mi ha giovato, riesco ad esprimere meglio le mie caratteris­tiche e a dare un apporto importante alla Dinamo. Abbiamo ancora molto su cui lavorare, ma si può vedere già il cambiament­o nel nostro stile di gioco. L'allenatore responsabi­lizza poi tutti».

Brandon Jefferson è un “regalo” natalizio arrivato a Sassari per sostituire il deludente Stanley Whittaker. Curiosamen­te il suo debutto è avvenuto proprio contro la prossima avversaria, Venezia. Il texano aveva promesso regia e leadership, più l'esperienza maturata in Europa nel campionato slovenia, a Trapani (in A2) e soprattutt­o in Francia, dove ha indossato le maglie di Orleans, Strasburgo e Pau Orthez. Sta mantenendo le promesse il piccolo play che ricorda un altro americano protagonis­ta anche a Sassari: Marques Green, anch'egli letale con le triple.

MUSICA.

Nel tempo libero oltre a seguire il mercato azionario statuniten­se, ascolta musica: «I miei gusti musicali sono gli anni 90, la R&B, gli autori più ascoltati sono Drake e J Cole. Adoro i film, ma ultimament­e sono più interessat­o ai programmi televisivi. 50 Cent ha un sacco di grandi programmi televisivi che produce, quindi è quello che sto guardando in questi giorni».

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CIAMILLO Markel Brown (32 anni) guardia della Gevi Napoli Nella foto a sinistra Brandon Jefferson (32 anni) play di Sassari

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