Taranto, la salvezza vale il rilancio
Non è mai bello chiudere la stagione con una sconfitta, ma quando non conta più per la classifica, ci può anche stare. Soprattutto se giochi sul campo di una compagine già retrocessa come Catania, che comunque di qualità e talento ne ha da vendere. Questione di motivazioni.
La Gioiella Prisma perde 3- 1 in Sicilia salutando una stagione fatta di chiaroscuri, ma gettando nella mischia tutti gli atleti in rosa, con Ekstrand spesso chiamato in causa come opposto, Luzzi come libero e Alletti al centro dal terzo set, Bonacchi e Paglialunga (Russell e Lanza assenti questa sera).
Di fatto, la Gioiella Prisma Taranto è, proprio assieme a Catania, retrocessa, l’unica squadra che interrompe l’attività dopo aver conquistato con grande anticipo quell’undicesimo posto che significa salvezza. Visto che Cisterna e Padova andranno a giocare i play off per il quinto posto insieme alle squadre che verranno eliminate ai quarti.
Tornando alla partita di domenica, è stato ben giocata da parte di Catania che nonostante tutti i parziali siano stati comunque combattuti, con scambi molto lunghi, è riuscita quasi sempre a spuntarla su Taranto che manca nel tentativo di portare il match al tie-breaa.
In definitiva, l’ultima partita di regular season vede ha visto una Catania più cinica nei momenti decisivi della partita, con Buchegger, Basic e Massari, che chiudono a quota 21, 19 e 16, mentre sul campo pugliese Raffaelli si distingue con un’ottima prestazione e 15 punti.Senza dimenticare lo stesso Gutierrez che ne ha firmati 21.
A spiegare meglio l’approccio dei pugliesi al match ci ha pensato lo stesso Raffaelli: «L’obiettivo della salvezza era stato raggiunto, la tensione nelle settimane precedenti era calata. Abbiamo giocato tutti,e potevamo giocare di più, ma eravamo venuti a Catania per cercare di fare il meglio possibile, e siamo riusciti a riaprire il match sul 2-0 per loro, anche se non siamo riusciti ad allungare al tie-break ma ce l’abbiamo messa tutta».
Adesso bisognerà verificare i progetti del club per il prossimo anno. Progetti che non possono non essere che di consolidamento, dopo le parole del Presidente Bongiovanni di qualche settimana fa: «Volevo rassicurare tutti i nostri fedelissimi tifosi e appassionati che Taranto e la Prisma è una realtà tornata nella pallavolo da quattro anni e che intende scrivere ancora molte pagine di questa avventura. Un connubio di cuore, di sport e di appartenenza».
Raffaelli: A Catania c’era meno tensione ma ci abbiamo provato