Ganna a un solo secondo da Ayuso Vingegaard a 22”
Un solo misero secondo. Filippo Ganna è arrivato a tanto così dal centrare il tris consecutivo in una cronometro inaugurale della Tirreno-Adriatico. Stavolta a fare meglio di lui è stato il talentuoso Juan Ayuso, prima maglia azzurra di questa edizione e capace di riasfaltare i 10 chilometri della prova contro il tempo in 11’24’’ a quasi 56 all’ora di media. Alle sue spalle Ganna e Milan, a sua volta staccato di 12’’ in una gara tiratissima fino alle ultime pedalate. Il ventunenne Ayuso a febbraio aveva già vinto la Faun-Ardeche Classi e ieri ha confermato le sue grandi potenzialità, mettendo il suo nome anche tra coloro che potrebbero giocarsela fino in fondo per la vittoria finale. «Questo successo è davvero speciale, soprattutto per aver battuto un grande favorito come Ganna e tutti gli altri big - ha esultato lo spagnolo classe 2022 -. Ho voluto centellinare le energie nella prima parte, poi quando ho girato dopo l’intermedio ero sicuro che avrei fatto un buon tempo. La suspense fino all’ultimo momento è stata elettrizzante». Rispetto a Ganna e ad alcuni big, Ayuso è partito due ore prima per sfruttare le condizioni meteorologiche.
LA RISALITA. Dopo alcuni problemi fisici in pieno inverno, Ganna si è comunque mostrato in netta ripresa visto che sempre a cronometro nell’ultima Volta Algarve aveva chiuso al sesto posto. Ieri al giro di boa era a soli 2’’ da Ayuso, ma lo sprint finale non è bastato per vidimare il sorpasso. «Rispetto al Portogallo, dove non avevo ritmo, sono contento delle mie sensazioni - ha puntualizzato il fuoriclasse azzurro -. Devo solo continuare a lavorare, sperando di tornare presto a vincere». Per lui si può parlare di ennesimo secondo posto, dopo i dieci accumulati in tutto il 2023.
LA SORPRESA. A far discutere prima e dopo il via è stata la scelta degli olandesi della Visma-Lease a Bike, che si sono presentati con un nuovo casco aerodinamico (Aerohead 2.0, prodotto dagli americani della Giro) per provare a sfruttare ogni minimo vantaggio. Qualcosa di mai visto prima tra i professionisti, con un’enorme visiera, una parte anteriore più sporgente e delle alette nella zona posteriore. In concreto però non ci sono stati risvolti sulla corsa, visto che il capitano Vingegaard è stato il primo dei suoi ed è arrivato 9° a 22’’ dal vincitore. Tutti gli altri sono arrivati al traguardo almeno con 45’’ di ritardo.
Oggi a Follonica si finirà prevedibilmente in volata e Milan dovrà vedersela con i vari Cavendish, Philipsen, Merlier ed Ewan.