Corriere dello Sport

Ganna a un solo secondo da Ayuso Vingegaard a 22”

- Di Giorgio Coluccia ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un solo misero secondo. Filippo Ganna è arrivato a tanto così dal centrare il tris consecutiv­o in una cronometro inaugurale della Tirreno-Adriatico. Stavolta a fare meglio di lui è stato il talentuoso Juan Ayuso, prima maglia azzurra di questa edizione e capace di riasfaltar­e i 10 chilometri della prova contro il tempo in 11’24’’ a quasi 56 all’ora di media. Alle sue spalle Ganna e Milan, a sua volta staccato di 12’’ in una gara tiratissim­a fino alle ultime pedalate. Il ventunenne Ayuso a febbraio aveva già vinto la Faun-Ardeche Classi e ieri ha confermato le sue grandi potenziali­tà, mettendo il suo nome anche tra coloro che potrebbero giocarsela fino in fondo per la vittoria finale. «Questo successo è davvero speciale, soprattutt­o per aver battuto un grande favorito come Ganna e tutti gli altri big - ha esultato lo spagnolo classe 2022 -. Ho voluto centellina­re le energie nella prima parte, poi quando ho girato dopo l’intermedio ero sicuro che avrei fatto un buon tempo. La suspense fino all’ultimo momento è stata elettrizza­nte». Rispetto a Ganna e ad alcuni big, Ayuso è partito due ore prima per sfruttare le condizioni meteorolog­iche.

LA RISALITA. Dopo alcuni problemi fisici in pieno inverno, Ganna si è comunque mostrato in netta ripresa visto che sempre a cronometro nell’ultima Volta Algarve aveva chiuso al sesto posto. Ieri al giro di boa era a soli 2’’ da Ayuso, ma lo sprint finale non è bastato per vidimare il sorpasso. «Rispetto al Portogallo, dove non avevo ritmo, sono contento delle mie sensazioni - ha puntualizz­ato il fuoriclass­e azzurro -. Devo solo continuare a lavorare, sperando di tornare presto a vincere». Per lui si può parlare di ennesimo secondo posto, dopo i dieci accumulati in tutto il 2023.

LA SORPRESA. A far discutere prima e dopo il via è stata la scelta degli olandesi della Visma-Lease a Bike, che si sono presentati con un nuovo casco aerodinami­co (Aerohead 2.0, prodotto dagli americani della Giro) per provare a sfruttare ogni minimo vantaggio. Qualcosa di mai visto prima tra i profession­isti, con un’enorme visiera, una parte anteriore più sporgente e delle alette nella zona posteriore. In concreto però non ci sono stati risvolti sulla corsa, visto che il capitano Vingegaard è stato il primo dei suoi ed è arrivato 9° a 22’’ dal vincitore. Tutti gli altri sono arrivati al traguardo almeno con 45’’ di ritardo.

Oggi a Follonica si finirà prevedibil­mente in volata e Milan dovrà vedersela con i vari Cavendish, Philipsen, Merlier ed Ewan.

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Il nuovo casco di Vingegaard
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ANSA Filippo Ganna, 27 anni

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