E Dodo smania: «Non vedo l’ora»
Assieme al tecnico Vincenzo Italiano nella conferenza stampa di vigilia di Maccabi Haifa-Fiorentina, a Budapest, è intervenuto anche il terzino viola Dodo. Il brasiliano ha manifestato il suo entusiasmo che non è mai venuto meno, a maggior ragione dopo il ritorno tra i convocati: «Il mister mi chiede sempre come sto, ho tanta voglia di rientrare. Certo, in allenamento non posso ancora spingere forte, ma la cosa più importante era tornare a lavorare con i miei compagni». Focus sulle caratteristiche degli avversari israeliani e sui loro potenziali pericoli, a proposito dei quali il calciatore si è così espresso: «Io ho già giocato tre anni fa contro il Maccabi quindi li conosco. Dovremo rimanere concentrati per novanta minuti e spingere forte, solo così potremo fare una grande partita». Successivamente Dodo ha commentato la crescita del compagno di reparto Michael Kayode che contro la Lazio ha segnato il primo gol: «È un ragazzo fenomenale, mi ricordo bene quando ha iniziato ad allenarsi con noi: era sempre sorridente e volenteroso. Ha fatto una grande crescita e questo è tutto merito suo».
RISCATTO. Non è mancato un richiamo alla finale di Conference League persa contro il West Ham, che il classe ’98 ricorda ancora oggi con grande amarezza: «La ferita è rimasta, ci eravamo preparati al massimo per quella finale. Ma lavoriamo per fare sempre meglio. Spero che quest’anno sarà diverso». L’ex Shakhtar si è soffermato anche sulle difficoltà incontrate durante il periodo di degenza: «È sempre difficile quando subisci infortuni gravi, ma ho avuto vicino la mia famiglia. Poi c’è stato il periodo, tosto, della fisioterapia, però quando ho ricominciato ad allenarmi con la squadra è migliorato tutto». Il sorriso, a Dodo, non è mai mancato quale suo tratto distintivo: «Sorridere è importante e non vedo l’ora di poterlo fare in campo».