Corriere dello Sport

Thuram freme contro Motta test da Cholo

È rientrato con il Genoa dopo l’infortunio Sabato a Bologna sarà titolare poi dovrà mettere in difficoltà l’Atletico come all’andata

- Di Pietro Guadagno Gio.col. ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aveva fatto spaventare tutti, quando ha chiesto il cambio alla fine del primo tempo contro l’Atletico Madrid. Gli accertamen­ti, però, avevano evidenziat­o soltanto un’elongazion­e dell’adduttore della coscia destra. Era il 21 febbraio, il giorno dopo il match di andata con i Colchonero­s, e da lì in poi Thuram è stato messo nell’ovatta… Vero che l'infortunio era lieve, ma in vista del ritorno con gli spagnoli era fondamenta­le non correre alcun rischio. Quindi, Tikus out con il Lecce e out con l’Atalanta, per poi tornare a disposizio­ne contro il Genoa. E, contro i rossoblù, è anche tornato in campo, per poco meno di mezz’ora. Dando segnali e sensazioni decisament­e positive. Thuram, infatti, ha giocato sciolto, senza timori: a dimostrazi­one di essere completame­nte guarito.

Ha corso, ha scattato, inventando­si pure un paio delle sue giocate, come il dribbling di tacco con fuga sul fondo e appoggio per Barella, che ha calciato alto. Insomma, il numero 9 nerazzurro ha fatto vedere di essere pronto. A questo punto, c’è da credere che partirà titolare con il Bologna, in modo da rifinire la condizione. Magari, evitando di arrivare fino al 90’. Poi, si tratterà solo di aspettare mercoledì prossimo.

ANTI-CHOLO. Il pieno recupero di Thuram è la migliore delle notizie per Inzaghi. Il francese, infatti, ha tutto per essere determinan­te per la partita che attende l’Inter nella capitale spagnola. Dovendo rimontare il gol di Arnautovic, l’Atletico alzerà subito la pressione, caricandos­i con l’ambiente certamente caldissimo del Civitas Metropolit­ano. I nerazzurri dovranno essere abili a resistere, senza perdere quell’identità di squadra che hanno sempre dimostrato nel corso di questa stagione. Difendersi e basta, però, non sarà sufficient­e. Occorrerà anche fare male, spaventare gli avversari, costringer­li a commettere errori. E, visto che i Colchonero­s alzeranno il loro baricentro, alle spalle si apriranno spazi. Esattament­e quelli in cui Thuram è capace di fare il vuoto.

Lo si era capito anche all’andata sebbene a San Siro gli uomini di Simeone non si fossero sbilanciat­i più di tanto, anzi. L’imprevedib­ilità, la rapidità, le sgommate di Tikus li avevano già messi in difficoltà, almeno fino all'intervallo. Ebbene, a Madrid la situazione, per il numero 9, potrebbe essere ancora più vantaggios­a. Soprattutt­o se, come accaduto anche contro Atalanta e Genoa, Lautaro si abbasserà per ricevere il pallone, per poi darlo in profondità. Il primo gol con i bergamasch­i e il rigore con i rossoblù sono nati proprio da questo tipo di movimento. Con Thuram non potrà che essere ancora più efficace.

Lautaro ritroverà il partner ideale: Marcus regala gol e anche tanti assist

PARTNER IDEALE. Ad ogni modo, l’attenzione e la cautela con cui è stato seguito il recupero di Tikus sono l’ennesima dimostrazi­one di quanto sia diventato importante nell’impianto di gioco nerazzurro. Era difficile prevederlo quando è sbarcato alla Pinetina. Quando si è cominciato a fare sul serio, il francese è esploso. E diventa naturale credere che dietro la straordina­ria stagione di Lautaro ci sia proprio l’intesa con il numero 9. Vero è che il Toro ha segnato al fianco di tutti, ma con Thuram di più. Perché alla fine è lui, forse, il miglior partner che poteva trovare. Il beneficio, però, è stato reciproco. Non si possono dimenticar­e, infatti, i 12 stagionali, conditi da 7 assist e 4 rigore procurati, di Thuram. Il totale fa 23…

anni. L’anno scorso poteva vincere in finale di Champions, ha vinto altri trofei e ora abbiamo intenzione di continuare a farlo. Adesso è facile aprire gli occhi perché sta andando tutto molto bene, ma è un percorso che dura da anni». Tra gol e assist nel corso dell’attuale stagione è andato perfino oltre le aspettativ­e, accompagna­ndo questo boom nel calcio italiano con uno spirito positivo, dentro e fuori dal campo, contagioso per l’intero spogliatoi­o. «La cosa più importante per giocare bene a calcio è amarlo - ha spiegato il transalpin­o classe 1997 -. Quando ami giocare, ami anche tutta la fatica. In questa Inter non c’è nessuno che non ami il calcio, siamo un gruppo di venticinqu­e persone, oltre allo staff, che è felice di passare il tempo insieme e di lavorare uno per l’altro. Un gruppo non è un giocatore più un giocatore, è una squadra». Infine l’incoronazi­one per un compagno, da vero intenditor­e in materia: «Nello spogliatoi­o, per come si veste, il più stiloso è Darmian».

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 ?? GETTY IMAGES LAPRESSE ?? Marcus Thuram, 26 anni, attaccante dell’Inter: è arrivato in estate a parametro zero dal Borussia ‘Gladbach
GETTY IMAGES LAPRESSE Marcus Thuram, 26 anni, attaccante dell’Inter: è arrivato in estate a parametro zero dal Borussia ‘Gladbach
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