Corriere dello Sport

Micki di ferro la panchina non fa per lui

È il giocatore di movimento più utilizzato, già 2.771 minuti Corre verso un sogno: Wembley

- Di Giorgio Coluccia MILANO

L’ultima esibizione dell’eterno Henrikh Mkhitaryan è di lunedì sera, in occasione dei 90’ contro il Genoa caratteriz­zati dai soliti altissimi standard di qualità. Molte intuizioni a beneficio della squadra dentro un più profondo lavoro a centrocamp­o, ormai diventato il suo marchio di fabbrica nell’Inter ed esaltato sempre più da una seconda giovinezza che non accusa passaggi a vuoto. A 35 anni l’età non può che essere un dettaglio, soprattutt­o avendo giocato da titolare tutte le ultime 14 partite. Partire dalla panchina non fa per lui, l’ultima volta che è successo risale allo scorso 20 dicembre in occasione degli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna. A giocare a suo favore è anche un’integrità fisica invidiabil­e, che gli ha permesso di diventare un pilastro a tutti gli effetti e di conseguenz­a il giocatore di movimento più impiegato in tutta la rosa con 2.771 minuti all’attivo.

In totale in questa stagione Mkhitaryan non è partito dall’inizio appena in 3 match su 37 e solo una volta non ha svestito la tuta, guardando i compagni per tutto il match unicamente in Champions sul campo del Benfica. Praticamen­te mai Inzaghi rinuncia alla sua presenza, con la consapevol­ezza di un apporto difficilme­nte sostituibi­le dal punto di vista dell’esperienza e dell'efficacia. L'ex Roma non a caso compone la spina dorsale indispensa­bile per la squadra, in compagnia di Calhanoglu e Barella, con i quali l'intesa è totale.

Titolare da 14 gare consecutiv­e L’ultima esclusione in Coppa Italia proprio contro il Bologna

IL RISCHIO. Questa continuità potrebbe essere interrotta in campionato soltanto da cause di forza maggiore, visto che l’armeno è in diffida e con un altro giallo sarebbe costretto a fermarsi. Il vantaggio accumulato in vetta alleggeris­ce le conseguenz­e di questa possibilit­à, anche se dopo aver quasi blindato la seconda stella il suo pallino adesso si chiama Champions League. Il centrocamp­ista nerazzurro di certo non ha dimenticat­o la beffa dell’anno scorso, quando per un problema muscolare alla coscia sinistra riuscì a giocare soltanto gli ultimi 6’ della finale di Istanbul contro il Manchester City e sogna Wembley. A 35 anni sente di poter recitare ancora un ruolo da grande protagonis­ta e il rinnovo di contratto arrivato un paio di mesi fa (fino al 2026) ha rappresent­ato un altro punto di partenza e non certo di arrivo.

Con il passare del tempo l’onnipresen­te armeno ha fatto qualche passo indietro sul rettangolo di gioco, in ogni caso in questa stagione vanta 2 gol e 8 assist, con la promessa di non aver ancora completato l'opera.

A Istanbul riuscì a disputare solo 6’: un’altra finale per riprovarci

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GETTY IMAGES Henrikh Mkhitaryan, 35 anni

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