FERGUSON IL CAPITANO SCOVATO IN TV
Il Lecce di Corvino sembrava già avviato a chiudere l’operazione con il manager del giocatore, quando arrivarono i rossoblù Così è nata quell’intuizione di mercato Nessuno lo aveva mai visto dal vivo, Sartori e il suo staff si misero al video per capire s
La notizia per quanto riguarda l’acquisto di Lewis Ferguson di due estati fa, e per certi versi è anche una notizia clamorosa alla luce di come lavora da una vita Giovanni Sartori, è che il Bologna non lo aveva mai visto dal vivo, dalla tribuna. In pratica successe che al responsabile dell’area tecnica rossoblù arrivò una segnalazione sul conto di Ferguson e da quel momento lo stesso Sartori, tutti i suoi osservatori e Marco Di Vaio si misero al video per capire se poteva essere un centrocampista da Bologna. Il punto è che questa segnalazione era stata fatta in precedenza a Pantaleo Corvino, che già aveva cominciato a trattare con l’entourage dello scozzese e sembra che l’affare fosse anche già un pezzo avanti. Morale: Ferguson piacque a tutti quelli del Bologna e a quel punto Sartori informò sia la società Aberdeen che il procuratore del centrocampista del forte interesse del club rossoblù nei suoi confronti. Come fece il Bologna alla fine dei giochi a strappare Ferguson al Lecce? Una volta detto che per il Lecce aveva parametri sufficientemente alti, fu lo stesso scozzese a scegliere di trasferirsi al Bologna. Una curiosità: solo dopo un’altrettanta attenta analisi al video e anche in questo caso dopo una segnalazione, nel 2016 Sartori e il suo staff decisero di vestire con la maglia nerazzurra dell'Atalanta Remo Freuler, centrocampista del Lucerna.
QUELLA PROFEZIA DI SARTORI.
Il Bologna ha pagato Ferguson 2,1 milioni e mai scelta si è rivelata così azzeccata, perché nel giro di un anno e mezzo questo scozzese di Hamilton del ‘99 è diventato non tanto il capitano del Bologna ma il suo condottiero, la sua anima, il calciatore che non molla mai, che sa fare tutto, anche gol, e che è instancabile. Ricordiamo ancora ciò che disse Sartori il giorno dopo l’annuncio del suo acquisto. «Non lo conoscete, capisco che qualcuno possa avere qualche perplessità, ma sono sicuro che lavorando su di lui potrà darci tante, tante soddisfazioni». Bingo. Sì, perché con il tempo Fergie è tornato a essere almeno in parte quello che era all’Aberdeen e sono questi i motivi per i quali il Bologna decise di acquistarlo. Almeno in parte, certo, perché nella sua vecchia squadra Ferguson batteva anche le punizioni e i calci di rigore, e soprattutto già riconoscevano la sua leadership. Che non faceva mai pesare come non la fa pesare oggi al Bologna. Pensate a ciò che il centrocampista scozzese ha dichiarato domenica al termine della partita vittoriosa di Bergamo contro l’Atalanta perché in quel suo pensiero c’è tutto Ferguson. «E’ vero che io porto la fascia ma non dimenticate mai che il vero capitano del Bologna è Lollo». Intendendo De Silvestri. Applausi infiniti.
FERGIE VALE UN TESORO.
Da un po’ di tempo a questa parte Ferguson è accostato al Milan, alla Juventus, al Napoli, ma più di una volta lo scozzese ha riconosciuto come stia molto bene a Bologna e credeteci, nel caso in cui la squadra rossoblù finisse per sbarcare in Champions (più che in Europa League, dove i numeri sarebbero diversi) Joey Saputo sarebbe disposto a trattenere tutti i suoi gioielli, a cominciare da Ferguson, come ha fatto anche sapere a Thiago Motta per convincerlo a restare. Lo scozzese non ha mai nascosto che il suo sogno sarebbe un giorno di poter giocare in Premier League, ma quel giorno (appunto) potrebbe essere ancora lontano. Comunque dalla Premier cominciano ad arrivare per lui offerte importanti, che si avvicinano addirittura ai 30 milioni. Il Bologna tace ma sorride.
Uno dei calciatori più ascoltati nello spogliatoio Ma non lo fa pesare
Lo cercano mezza A e club di Premier con offerte anche da 30 milioni