Corriere dello Sport

Motorino Posch Ora Motta lo tiene ai box

Settimana intensa per l’esterno che in Austria ha sposato la sua Lena Deve superare i blackout Il terzino che lo scorso anno segnava più gol di tutti in Europa sta affrontand­o un momento di flessione: il tecnico potrebbe tenerlo in panchina contro l’Inter

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

Dopo 45’, mentre infuriava la tempesta, Thiago Motta ha detto basta. E così Stefan Posch è uscito dal campo e la rimonta rossoblù di Bergamo l’austriaco se l’è vista dalla panchina. Il terzino che l’anno scorso segnava più gol di tutti in Europa adesso è in calo. Niente allarmi: Motta chiede molto ai suoi giocatori, la condizione deve essere sempre al top; finire nel turbine della stanchezza è un attimo. Ma certo il cambio all’intervallo nella sfida contro l’Atalanta non è un bel segnale sullo stato di Posch. Tanto che per la sfida contro l’Inter l’allenatore italo-brasiliano sta valutando alternativ­e. Da quella parte De Silvestri può essere una garanzia a partita in corso, difficile giochi dall’inizio. In settimana il tecnico farà le sue valutazion­i. La sfida è apertissim­a e Posch potrebbe anche partire dalla panchina.

INTENSITÀ. È successo a tutti in questo campionato. Calafiori, per esempio, giocatore imprescind­ibile per il gioco di Motta, si è fatto tre turni partendo dalla panchina. Saelemaeke­rs interpreta spesso il ruolo del sostituto. Per non parlare di Karlsson (che si è anche infortunat­o) o di altri giocatori. Non ultimo Lucumi, straordina­rio a Bergamo anche se entrato solo nel secondo tempo. Posch rientra dunque nella normale casistica della flessione negativa. Su di lui grava il confronto con la stagione passata. C’era stato un momento in cui il terzino aveva raggiunto livelli di perfezione, un misto esaltante tra gol e muro difensivo. Posch segnava (aveva messo dentro 6 gol, uno dei migliori in tutti i campionati continenta­li) e affrontava la fase difensiva senza spine, senza errori. Oggi, dopo 22 presenze, Stefan ha qualche difficoltà. Diversi gli errori, zero i gol. Motta crede in lui, tant’è che il numero delle sfide giocate da titolare corrispond­e al 74% delle presenze totali. Molte. Eppure, per la gara contro l’Inter qualche dubbio c’è.

RAPPORTO.

A guardare i numeri, Posch è comunque uno dei giocatori più importanti del gruppo. Con Bologna ha un rapporto speciale. Un rapporto che va oltre il campo. «Sono molto felice qui, ciò che apprezzo qui è il calore che mi ha dato la gente fin dall’inizio, è stato molto bello». E allora? La questione è più di intensità. Prima Stefan riusciva a tenere il livello altissimo per quasi tutti i novanta minuti, adesso i blackout non mancano. Dunque Motta deve valutare se dare una chance all’austriaco anche contro l’Inter con il rischio di doverlo cambiare a metà partita, come a Bergamo. Thiago è attentissi­mo ai dettagli e alle situazioni minime. Per questo terrà sotto osservazio­ne Posch fino all’ultimo. Stefan ha comunque voglia di stupire il suo allenatore. Per lui sono stati giorni importanti, gli ultimi. Si è anche sposato. A dare l’annuncio è stata la moglie di Posch. Lo ha fatto su Instagram, con una foto che li ritrae ancora in abiti da cerimonia e la didascalia: «Ho sposato l’amore della mia vita».

L’allenatore vuole sempre il massimo dell’intensità: c’è l’idea De Silvestri

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LAPRESSE Stefan Posch, 26 anni, riscattato lo scorso maggio dal Bologna: in rossoblù ha giocato 56 partite segnando 6 reti
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