Corriere dello Sport

Bivio Palermo l’equilibrio fa la differenza

La crisi dei siciliani ha una ragione precisa Corini alla ricerca di un sistema con meno buchi in difesa. Anche perché fare tanti gol non basta più

- Di Paolo Vannini PALERMO

Alla ricerca di un diverso equilibrio, il Palermo cercherà di ripartire almeno dal dato più positivo attualment­e in suo possesso: la straordina­ria capacità di far gol.

Da 13 partite il ruolino offensivo dei rosanero è travolgent­e: in questo lasso di tempo si contano 31 gol realizzati, una sola giornata di digiuno (lo 0-2 a Cittadella) e 7 occasioni con almeno 3 reti segnate. Da 6 gare il Palermo va a segno almeno 2 volte nei 90'. E fa disperare pensare che tutti questi gol non abbiano prodotto il salto in classifica.

NUMERI.

Potrebbe esserci un collegamen­to fra due numeri contrappos­ti: il Palermo è un complesso che pensa solo a costruire, porta molti uomini nell'azione offensiva e i centrocamp­isti ad aggredire alto, ma non ha poi meccanismi adeguati per coprirsi in fase di non possesso. Corini ribatte con l'analisi dei gol subiti, che solo in alcune situazioni sono arrivati per uno sbilanciam­ento eccessivo e più spesso sono dipesi da errori individual­i quando non da prodezze dell'avversario. E non si capacita di come il migliorame­nto intravisto nelle

3 vittorie di fila (con Bari, Feralpi e Como una rete al passivo) sia stato spazzato via dal disastro dell'ultima settimana (9 gol presi da Cremonese, Ternana e Brescia).

UN GOL DI PIÙ. Pare abbastanza difficile intervenir­e su alcune caratteris­tiche dell'organico rosanero e trasformar­e in un bunker un reparto che concede sempre molto spazio agli inseriment­i avversari e che in questo momento appare anche insicuro e spaventato, tanto da commettere prima o poi una gaffe clamorosa. Vedremo se Corini, nell'intento di subire di meno, riterrà di portare dei correttivi al modo di attaccare o se, ripristina­ndo molto probabilme­nte la formazione base con Segre e Gomes a metà campo e Ranocchia ad aiutare le punte, insisterà invece sull'idea di sfruttare un potenziale offensivo dove segnano tutti (manca il 1º centro di Di Mariano), in particolar­e contro la difesa più battuta di B, appunto quella del Lecco (53 gol). Fermandoci solo all'ultimo periodo c'è Brunori in serie da 4 turni, altrettant­i gol li ha segnati Ranocchia, 3 a testa Segre, Di Francesco e Soleri, anche i difensori si sanno inserire.

MARCATORI E ASSIST.

Il Palermo non solo ha 16 marcatori diversi, ma ne ha prodotti 19 in grado di fare un assist (Graves a Brescia l'ultimo della lista). In poche parole, se la difesa traballa, la ricerca del gol fino ad adesso è stata una certezza. E infatti il Palermo ha vinto molte delle sue sfide pur subendo, ma segnando sempre un gol in più dell'avversario. E forse sarà la stessa filosofia a Lecco. Intanto ieri doppio allenament­o nel centro sportivo di Torretta. Lucioni prosegue il cammino verso il rientro ma prima di aprile non se ne parla. Domenica in difesa si rivedranno però Diakitè e Ceccaroni, sacrificat­i a Brescia dal turn over.

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Eugenio Corini, 53 anni è scivolato al 6º posto

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