Milano-Cortina, Giochi della parità
Saranno i Giochi invernali più inclusivi e paritari di sempre. Questa la missione della Fondazione Milano Cortina 2026, sottolineata nell’incontro di ieri mattina al Salone d’Onore del Coni incentrato sulla parità di genere, nel giorno del -2 anni alla Cerimonia d’apertura della Paralimpiade (in programma all’Arena di Verona).
Ad aprire i lavori è stato il presidente del Coni Giovanni Malagò, dopodiché è intervenuta Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning & Legacy Officer della Fondazione Milano Cortina 2026: «Le Olimpiadi, e soprattutto le Paralimpiadi, offrono un'importante opportunità per stimolare una trasformazione cultuPaolo rale attraverso lo sport, per una società più inclusiva. È fondamentale valorizzare le esperienze e le competenze delle donne in un contesto come quello dello sport, dove la rappresentanza femminile a livello dirigenziale è ancora limitata. Evidenziare le capacità delle donne è essenziale e, grazie ai Giochi, e alla loro forza riformatrice, avviamo un percorso di formazione teso al perfezionamento e all’aumento del numero di professioniste nell’ambito sportivo».
Poi le testimonianze di Charlotte Groppo (Head of Gender Equality, Diversity and Inclusion del Cio), Alessia Tuselli (Centro di Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento), della campionessa paralimpica e senatrice Giusy Versace, Gian Montali (direttore generale della Ryder Cup Golf 2022), Federica Cappelletti (presidente della Divisione Professionistica Calcio Femminile Figc) e un videomessaggio di Daina Gudzineviciute (olimpionica e presidente del Comitato olimpico lituano). Tutto cominciò nel 1900 a Parigi con il successo della velista svizzera Hélène de Pourtalès, prima olimpionica della storia. Senza scordare la pioniera Giuliana Minnuzzo, prima azzurra a salire sul podio nelle edizioni invernali col bronzo in discesa libera a Oslo 1952: quattro anni dopo, la sciatrice veneta lesse il giuramento degli atleti durante la Cerimonia d’apertura dell’Olimpiade di Cortina 1956. A Tokyo 2020, l’edizione sin qui più equilibrata di sempre si arrivò al 48,7% di partecipazione femminile che, quest’estate a Parigi, arriverà al 50% per la parità perfetta. La percentuale è in crescita anche in ottica invernale: a Milano Cortina si va verso il 47% di atlete donne rispetto al 45% di Pechino 2022. Stessa tendenza in incremento alle Paralimpiadi, con l’esempio rappresentato dalla delegazione azzurra a Tokyo 2020: 63 donne e 52 uomini.
Svelati i numeri nell’incontro di ieri al Coni, a due anni dall’apertura