Milan ciclamino «Voglio vincere»
Due volte sul podio in tre tappe. Jonathan Milan c’è, anche se i piazzamenti non gli bastano e punta al bersaglio grosso per placare la sua fame. Terzo nella cronometro di Lido di Camaiore, secondo ieri in volata a Gualdo Tadino e di conseguenza secondo in classifica ad appena sei secondi dal leader Ayuso. Lo sprinter friulano è tra i protagonisti di questa Tirreno-Adriatico, dopo aver cominciato la stagione con un successo alla Volta Valenciana e aver restituito all’Italia del ciclismo una certezza in volata in una specialità orfana da troppo tempo delle vittorie di Cipollini e Petacchi.
A 23 anni l’età è dalla sua parte e nessun limite è stato davvero prestabilito. Ieri a batterlo è stato il tedesco Bauhaus, al termine di uno sprint in salita e dopo che una caduta ha tagliato fuori lo spauracchio Philipsen a soli 200 metri dal traguardo. Milan può consolarsi con la maglia ciclamino, anche se il suo obiettivo rimane quello di mettere la propria ruota davanti a tutti. «Sono soddisfatto - ha commentato l’atleta della Lidl-Trek. - Ovviamente voglio vincere, ma ho dimostrato di star bene e di potermela giocare con tutti. La condizione è buona, ho avuto riscontri importanti in un finale esigente dal punto di vista del tracciato».
TANTI OBIETTIVI. Il talento di Tolmezzo punta forte sulle volate al Giro d’Italia, dopo averne vinta una ed essersi piazzato secondo in quattro occasioni l’anno scorso. Dopo questa corsa affronterà Milano-Sanremo, Gent-Wevelgem, Fiandre e Pari
gi-Roubaix, anche se per il momento non vuole guardare oltre in attesa di arrivare domenica (in volata) a San Benedetto del Tronto: «Abbiamo una squadra competitiva per le classiche, penso anzitutto a Pedersen, Stuyven e Skujins. Oggi (ieri; ndr) mi mancava giusto quel mezzo metro per fare la differenza e vincere, ma di certo non devo farne un dramma. Le volate sono anche questo e ogni volta è una storia diversa».
Oggi alla corsa dei due mari i velocisti ancora una volta dovranno guadagnarsi l’eventuale sprint a Giulianova, vista l’altimetria tutt’altro che agevole della quarta tappa. Il Valico di Castelluccio e la Forca di Presta potrebbero rimanere nella gambe in vista del decisivo circuito finale.
Al traguardo Bauhaus primo Oggi da Arrone a Giulianova