Calafiori nella lista lo paga la NextGen
La Juve individua tre rinforzi per il ritorno in Europa Soulé, Barrenechea più Huijsen e altri under per ricavare 40 milioni Goretzka e Koopmeiners nel mirino
Un innesto per puntellare la difesa del futuro, un pilastro per cementare la mediana e un tuttocampista che sappia abbinare forza fisica, gol, fantasia e colpi da campione. Non è fantamercato: sono le idee della Juve per affrontare la stagione del ritorno sui palcoscenici internazionali (Champions e Mondiale); il primo step del piano triennale di rilancio annunciato dall’ad Scanavino dopo tre stagioni di spending review. Se il dt Giuntoli e il ds Manna avessero un budget ampio e la facoltà di scegliere dal mazzo, calerebbero subito tre jolly: Calafiori, Goretzka e Koopmeiners. Il quarto sarebbe l’attaccante - piace tanto Zirkzee - qualora la trattativa per spalmare su più anni l’ingaggio di Vlahovic dovesse incagliarsi.
STRATEGIE. Il difensore del Bologna è cresciuto da terzino sinistro ma ormai gioca stabilmente centrale: è ideale sia per la difesa a tre sia per quella a quattro. Il colosso del Bayern darebbe invece sostanza a un centrocampo orfano quest’anno di Pogba e Fagioli e in continua emergenza. Poi c’è il gioiello dell’Atalanta, il preferito di Giuntoli: la Juve lo segue da tempo e l’11 marzo, dopo la sfida di campionato con i nerazzurri, ha manifestato al ragazzo il proprio interesse in un primo incontro ravvicinato. Gente così non si prende a buon mercato: servono 80 milioni almeno, 45 (con lo sconto) da riversare su Koop che l’Atalanta valuta 60.
Un ruolo chiave in questa trattativa lo giocherà Bart Baving, l’agente tuttofare dell’olandese che ha già avuto un paio di contatti con la dirigenza juventina, oltre che chiacchierate informali con le altre big europee.
GIOVANI. La Juve ha un tesoretto da 50 milioni del Mondiale per Club, che diventerebbero 80 con il pass Champions e salirebbero a 100 con il 2° posto in campionato (da contendere al Milan). Soldi da riversare in larga parte nelle trattative in entrata, cambiando quella politica che nella magra estate del 2023 ha portato al solo arrivo di Weah, ma che dovranno necessariamente risanare pure i buchi di bilancio generati dall’annata lontano dalle coppe. Premi e ricavi non basteranno per un grande mercato. Altre risorse dovranno arrivare dalla cessione di quei giovani che Allegri ha valorizzato, promuovendoli dalla NextGen in prima squadra. Parliamo di Soulé e Barrenechea, già rodati per la Serie A, ma anche di Huijsen, del quale Max tesseva le lodi in tempi non sospetti e che a Roma ha conquistato prima Mourinho e poi De Rossi. Da queste possibili partenze - e le pretendenti non mancano - il club spera di ricavare circa 40 milioni, da aggiungere ai 21 del riscatto obbligatorio di Rovella e Pellegrini da parte della Lazio e agli altri 8 di De Winter del Genoa.