«Lobotka e il Barça, c’è feeling»
Alle porte dei trent’anni, che compirà a novembre, Stanislav Lobotka avverte l’esigenza di guardarsi attorno per giocare un giorno «in un club che abbia la possibilità di vincere la Champions League». Il suo agente, Branislav Jarusek, racconta delle ambizioni del regista che ha conquistato il titolo di miglior giocatore slovacco dell’anno appena trascorso: «Quando arriverà un’offerta che cambierà la vita di Stan e il Napoli l’accetterà, allora lui si trasferirà. D’altronde ha quasi trent’anni, per quanto tempo ancora potrà giocare tra i professionisti?».
COME XAVI. C’è già una squadra che gli fa la corte: «Stan si divertirebbe molto al Barcellona, ma sono necessarie diverse approvazioni e molti “se” da incastrare. Noi abbiamo già parlato col ds Deco - le parole dell’agente di Lobotka nel suo intervento a “Var Podcast” - e sappiamo che il Barcellona lo acquisterebbe». Proprio Xavi, nel doppio confronto in Champions League, aveva elogiato il regista slovacco, uno che volentieri «avrebbe tolto al Napoli per darlo alla sua squadra». Il procuratore di Lobotka aggiunge un particolare: «Stan mi inviò lo screenshot delle dichiarazioni di Xavi e io gli risposi con lo screenshot di tutte le volte che ho scritto a Xavi. Dopo mi disse solo: ok». L’obiettivo, per Lobotka, è la Champions League: «Lo dice sempre, vuole un club dove poterla vincere e adesso non è in quel club». Lobotka, legato al Napoli da un lungo contratto con scadenza fissata nel 2027, poteva lasciare l’Italia in estate: «Era arrivata un’offerta dall’Arabia, ma Micheli ci disse che non avrebbero trattato con loro. La Saudi League avrebbe cambiato la vita economica di Stan, ma anche lui voleva restare per giocare la Champions».
IMPATTO. Jarusek elogia Calzona che da ct ha portato la Slovacchia agli Europei compiendo un vero e proprio miracolo sportivo: «Prima del suo arrivo tutti ricordano a che punto fosse il calcio slovacco. Nelle ultime partite lo stadio era vuoto. Lui ha fatto un grande lavoro e lo sta facendo anche in Italia. Anzi, avrebbe meritato di diventare prima l’allenatore del Napoli, ma non è accaduto per l’ego del presidente, convinto che chiunque avrebbe potuto allenare la squadra campione d’Italia. Garcia è una brava persona, ma ogni squadra rispecchia il suo allenatore. Calzona meritava il Napoli e meriterebbe già da ora la conferma per quello che sta facendo».
«Stan vuole giocare in una squadra in grado di vincere la Champions»