Corriere dello Sport

«Lukaku ora sta bene, darà il massimo»

- di Chiara Zucchelli

ROMA - La prima buona notizia per la Roma è che Romelu Lukaku sta molto meglio. La seconda è che ieri sera ha raggiunto il ritiro del Belgio dopo aver trascorso un paio di giorni tra la sua casa e il centro di recupero Move to Cure che lo segue da anni. La seconda buona notizia per la Roma è che, oltre all’aspetto fisico, anche quello mentale, per Lukaku è al top. Lo hanno raccontato le persone che hanno avuto modo di incontrarl­o in questi giorni: il problema all’anca, di natura congenita e con cui convive da mesi, è gestibile così come quello all’inguine, e in via di risoluzion­e e non pregiudich­erà né il finale di stagione con il club né gli Europei. Non solo: chi lavora con Lukaku da anni in Belgio, e conosce benissimo il suo fisico, assicura che il troppo impiego con la Roma non è stato e non è un problema. Le insinuazio­ni secondo le quali le tante partite in gialloross­o (37) avrebbero costituito un rischio per il suo fisico non sono reali. Infine: Lukaku si trova benissimo con il nuovo staff, in particolar­e gli piace molto la parte atletica che De Rossi e il suo preparator­e curano in modo maniacale. Questo gli permette di sentirsi meglio, a tratti persino più leggero ed efficiente, nonostante sia consapevol­e che un’estate senza preparazio­ne, trascorsa ad allenarsi da solo, non sia stata l’ideale per un calciatore di quasi 31 anni.

COME STA BIG ROM. La Roma, però, lo ha messo nelle condizioni di esprimersi con serenità e di questo ha parlato Lieven Maesschalc­k, il suo preparator­e di fiducia: «Romelu è venuto da noi per recuperare e lavorare sulla stabilità muscolare. Il suo infortunio non rappresent­a un problema serio né per la Roma né tantomeno per il Belgio in chiave Europei». Queste le parole che, tanto a Bruxelles quanto a Trigoria, tutti volevano sentirsi dire. E ancora: «La Roma gli chiede tanto, è vero, ma lui fisicament­e può sopportare. Non ha avuto molti infortuni in carriera, ci tiene, si dà da fare, cura ogni dettaglio». Per la nazionale e per il club: in Belgio raccontano come Lukaku si sia innamorato di Roma, di come vorrebbe restare perché si sente importante, amato e compreso, ma non ne vuole parlare perché sa quanto sia difficile la trattativa con il Chelsea. L’attaccante, che in una settimana tipo alterna lavoro in gruppo ad allenament­i specifici (circa il 40% delle sedute), si tiene in forma perché nelle sue intenzioni la stagione deve durare, tra Roma e Belgio, fino a metà luglio.

INNAMORATO. Big Rom è in continuo contatto con lo staff che lo segue tra Bruxelles e Anversa e i confronti con De Rossi sono quotidiani: non lascia nulla al caso. E pazienza se non giocherà contro l’Irlanda (sicuro) e l’Inghilterr­a (possibile): la priorità sono gli impegni ufficiali. Dice ancora Lieven Maesschalc­k: «Rom non è un giocatore che puoi sempliceme­nte spremere. È un ragazzo che dà tutto, ha sempre voglia di giocare ed è incredibil­mente innamorato della palla. Lui senza pallone non è felice. I suoi tifosi non devono preoccupar­si». Per suoi intende quelli del Belgio e quelli della Roma. E anche questa è un’ottima notizia.

In Belgio sono sicuri: Romelu vuole restare in gialloross­o

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BARTOLETTI Romelu Lukaku

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