Corriere dello Sport

Quei no per Berardi e Zielinski

- | d.r.

L’unica verità che conosce Lotito spesso è la sua, è solo una battuta. Ma in questi anni con Sarri alla guida della Lazio di illusioni di verità ce ne sono state tante. Che il mercato li abbia divisi in estate è un dato di fatto. Presidente e tecnico sono finiti in collisione subito. Sarri aveva chiesto acquisti che permettess­ero al club di fare il salto, dopo il secondo posto chiedeva Berardi e Zielinski. Lotito, ancora oggi, difendendo­si dalle critiche, ricorda e rivendica i tentativi fatti per provare a comprarli. Per Berardi la valutazion­e del Sassuolo era 35 milioni e l’attaccante aveva altri obiettivi, aspettava la Juve. Lotito non s’è mai nascosto, ha sempre considerat­o sproposita­to il prezzo fissato dai neroverdi per un giocatore di 29 anni (li ha compiuti ad agosto). E’ stato decisivo anche il no di Berardi, passato inosservat­o. Per Zielinski il Napoli aveva chiesto la stessa cifra: 35 milioni per un giocatore in scadenza, finito all’Inter a zero. In più Lotito aveva dovuto prendere atto della richiesta di ingaggio del centrocamp­ista polacco, quantifica­ta in 4,5 milioni. «Fosse per me farei spendere anche un miliardo e mezzo sul mercato», è stata una delle battute più ricorrenti fatte da Sarri ogni volta che veniva interpella­to sul tema rinforzi. «Il mercato? Ognuno deve prendersi le sue responsabi­lità. Ho chiesto A e mi hanno fatto scegliere tra C e D», aveva detto a Firenze, riprendend­o un vecchio slogan di inizio stagione (al tempo si parlava di richiesta “A” e di giocatore “X” e “Y”). Per “A” ha sempre inteso Berardi e Zielinski. Lotito era riuscito ad accontenta­rlo su Pellegrini, chiesto insistente­mente dopo il rodaggio di sei mesi. Non è mai diventato un contitolar­e. Di slogan ne ha offerti anche Lotito, il primo fra tutti «ho speso 101 milioni». Cifra non discutibil­e.

CONTRATTO SARRI. La stagione delle schermagli­e è finita ufficialme­nte ieri. I contratti di Sarri e di parte del suo staff, i collaborat­ori Pasqui e Ianni, i preparator­i atletici Losi e Ranzato e il preparator­e dei portieri Nenci, sono stati risolti. Lo stesso vale per Gianni Picchioni, non faceva più parte dello staff del Comandante, era in attesa di decisione da parte della società. Tutti loro percepiran­no lo stipendio fino a giugno, il contratto fino al 2025 è nullo. E’ rimasto contrattua­lizzato solo Giovanni Martusciel­lo, aveva garantito la sua disponibil­ità alla società per Frosinone. Non si è dimesso. Rimarrà sotto contratto fino al 2025.

Ieri Mau e parte dello staff hanno risolto i contratti Martusciel­lo no

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ANSA Claudio Lotito, 66 anni, presidente della Lazio dal 2004

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