Ferguson: Adoro la responsabilità e mi piace essere un leader
Alle voci di mercato, alle lusinghe di altre società Lewis Ferguson si è abituato. «Quando ero in Scozia - ha raccontato a Sky il centrocampista del Bologna ora impegnato con la sua nazionale - mi sono abituato a veder associato il mio nome alle varie società. In ogni finestra di mercato in cui giocavo per l'Aberdeen ero sempre collegato ad altre squadre, quindi per me tutto questo è diventato normale». Il classe 1999 ascolta, sente che si parla di lui, del suo possibile futuro, «come ogni calciatore devo avere una mentalità aperta, così deve essere», ma non distoglie la sua attenzione dal campo. «Penso solo a cosa sta succedendo adesso e a quale partita avremo la prossima giornata. Questa è la verità io sono concentrato su quello che devo fare giorno per giorno e partita per partita. Non metto la mia energia o la mia attenzione altrove». Lo dicono un po' tutti. I calciatori parlano così, ma a Lewis si può credere davvero. Chi lo vede tutti i giorni al centro tecnico di Casteldebole lo descrive come un ragazzo, di 24 anni, pienamente concentrato sul lavoro e sui suoi obiettivi immediati. Dopo le partite o dopo sforzi intensi in allenamento si immerge nelle vasche con il ghiaccio per rigenerare in fretta i muscoli. Con il suo esempio Ferguson è diventato un leader del Bologna. Motta per un po' ha anche cercato di non parlare troppo di lui per non metterlo in mostra, perché per Thiago lui è uno degli imprescindibili. Ma poi anche l'allenatore dei rossoblù si è convinto a metterlo su in piedistallo, in bella mostra. Non solo facendolo giocare sempre o quasi, ma anche dandogli la fascia da capitano.
«Il mio futuro? Penso alla prossima partita e non metto energie altrove»
«La Scozia non parteciperà e basta all’Europeo: ora vuole stupire»
CAPITANO. «Non me lo sarei mai aspettato. È successo nel giorno della partita contro l'Empoli, l'allenatore - ha ricordato Ferguson - stava parlando alla squadra prima del riscaldamento e a un certo punto ha detto: "Lewis oggi sarà capitano". È stato un momento speciale guidare la squadra ed essere il capitano della squadra è stato davvero speciale. Ormai ho la fascia da tempo e mi diverto, mi piace la responsabilità e mi piace essere un leader». Il centrocampista scozzese è uno dei punti fermi del Bologna quarto in classifica. Tutta la città ormai sogna la qualificazione in Champions League. Anche tra i dirigenti la parola Europa non è più un tabù, ma Ferguson sogna anche di giocare quest'estate un grande campionato europeo con la sua Scozia.
EURO 2024. «Non vediamo l'ora che arrivi l'estate. Per tutti sarà un'occasione speciale, ma non vogliamo semplicemente presentarci all'Europeo, noi vogliamo andare a fare qualcosa di speciale. Tutta la Scozia è emozionata per il torneo perché ora che ci siamo comportati così bene forse si è creata un po' di aspettativa: possiamo andare a fare qualcosa. Noi dobbiamo solo restare concentrati e vedere cosa succederà, ma di certo la cerimonia di apertura e la prima partita saranno qualcosa di speciale da vivere».