Corriere dello Sport

Bagnaia prova di forza

A Portimão la differenza la faranno i piloti Pecco è convinto: «Andrò più veloce». Ma lo incalzano Marquez e Martin in cerca di riscatto

- di Gianmaria Rosati

«In questo tracciato la moto conta meno, è il pilota a fare la differenza». Il leitmotiv della vigilia di Portimão è stato pronunciat­o da numerosi piloti - quasi come se vi fosse un copione scritto - presenti nelle due conferenze stampa che hanno caratteriz­zato il giovedì portoghese. Poche ma importanti parole, il cui significat­o nascosto può essere “qui vediamo chi è il più forte”. In questa maschia battaglia per la supremazia non può che rientrare Pecco Bagnaia, che si presenta sul metaforico ring portoghese con i gradi di primo della classe, come testimonia­to dal numero 1 sulla carena e dalla prima posizione in classifica generale, frutto soprattutt­o di quei trenta secondi di lucida follia al via della corsa domenicale del Qatar. Quanto di buono ottenuto a Losail ad ogni modo è già passato, perché i saliscendi di Portimão incombono.

«Questa è una delle mie piste preferite – le parole di un sorridente Bagnaia – dato che mi piacciono i cambi di pendenza: è un mix tra il Mugello e il Sachsenrin­g, dove l’anno scorso ho iniziato al meglio il campionato, e dove soprattutt­o penso di poter essere più veloce che in passato grazie alla nuova moto».

La GP24 sembra davvero entrata già nel cuore del piemontese, che sembra rispettare e sposarsi di più con «il mio stile di guida. Non è questione di tempo sul giro quanto di sensazioni».

Sensazioni che dovranno essere le migliori per dimostrare chi è il più forte, un qualcosa riuscito spesso e volentieri in passato a Marc Marquez. Il nome dello spagnolo non può che tornare d’attualità in questo caso, specie in una Portimão che l’anno scorso rappresent­ò una dolcissima illusione, con la pole – ottenuta in scia a Enea Bastianini – e il podio nella Sprint, prima del disastro in gara.

Un anno dopo tanto è cambiato per Marc, che rifiuta l’idea di sentirsi vecchio – «Sono più esperto» – e anzi rilancia, forte di una Ducati in più tra le mani e di una nuova serenità. «Sono in una situazione molto diversa rispetto al passato, anche dal punto di vista del mercato: prima a dicembre sapevo già dove avrei corso per gli anni successivi, mentre ora penso solo a essere veloce e divertirmi. Se sarò rapido avrò più scelta per l’anno prossimo ma ora non ci penso: in questo sport conta il presente, non il passato».

Quest’ultimo concetto sembra rappresent­are quasi un mantra per lo spagnolo, deciso a non sedersi sugli allori della gloria passata, quanto piuttosto a imparare dai giovani rampanti intorno a lui, un compito già svolto in passato con altri rivali. «Quando sono arrivato in MotoGP ho imparato da Rossi, Lorenzo e Pedrosa, ora devo farlo dai giovani talenti che mi circondano. Adesso per Acosta si fanno gli stessi paragoni che si facevano per me nel 2013: è normale, specie dopo una gara (quella del Qatar ndr) dove la battaglia tra me e lui ha ricordato quella tra me e Rossi nel giorno del mio debutto».

Acosta che insieme a Fermin Aldeguer rappresent­a il futuro più radioso della MotoGP, del quale vuol fare parte ovviamente anche Jorge Martin, che tra voci di mercato – «Ho già dimostrato il mio talento ma ho tempo per farlo nuovamente» - e voglia di vincere arriva a Portimão a dir poco agguerrito. «Pecco ha capito che volevo restare calmo e guardingo al via – le parole di Martin in merito a quanto accaduto in Qatar – e forse proprio per questo ha deciso di fare l’esatto contrario. In ogni tracciato la strategia può cambiare: Portimão mi piace, nonostante lo zero dell’anno scorso. Vediamo dove potrò arrivare con la GP24».

Marc: «Voglio divertirmi non sono vecchio sono più esperto»

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ANSA Francesco “Pecco” Bagnaia, 27 anni, campione del mondo, alla ricerca del terzo titolo consecutiv­o con Ducati

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