I propri sogni oltre il possibile
Torna il Sector Team, fiore all’occhiello del brand noto per il suo spirito “No Limits” Nei primi anni ’90, l’orologio come strumento tecnico per lo sport estremo, fu portato alla ribalta dal marchio fondato nel 1973
Nel 1991, dopo aver evoluto il proprio approccio sportivo nella Sector Adventure, in cui i segnatempo divenivano strumenti tecnici al servizio di coloro che volevano trasformare lo sport in avventura, ecco che, sulla scia del volo della leggenda e ambasciatore Patrick de Gayardon (re del base jumping e dello skysurfing), Sector lanciò quella che diventerà l’estensione della sua identità di marca: No Limits. Ad un semplice segnatempo, accessibile, alla portata di un vastissimo pubblico, si legò, dunque, un’idea che superava la realtà per affacciarsi nel sogno. Patrick de Gayardon, portato via ai suo sogni a soli 38 anni, nell’aprile del 1998, durante una sessione di allenamento con la tuta alare, non è rimasto un fenomeno isolato, ma ha chiamato a raccolta i talenti di altri storici “sognatori” come il free climber Manolo, l’apneista Pipin Ferreras, il navigatore in solitaria Gérard d’Aboville, autori d’imprese e record eccezionali. Con loro fu creato il Sector Team: quel brand nato un
poco in sordina nel 1973, con l’intento di proporre l’orologio sportivo nel vero senso del termine, all’inizio dei Nineties, aveva intravisto lo spiraglio per una vera e propria svolta “estrema”. Oggi, il Sector Team rinasce per raccogliere l’eredità dei suindicati “eroi”, che hanno aperto la strada a generazioni di atleti estremi e ad appassionati. E i protagonisti non sono solamente coloro che cercano di spingere sempre più in alto l’asticella delle possibilità umane, ma anche tutti quegli sportivi che sono andati al di là dei loro sogni, nella quotidianità, quella appartenente a tutti. Ecco, dunque, che accanto a specialisti “fuori dall’ordinario”, quali l’apneista Antonio Mogavero e il kitesurfer Valentin Garat, il Sector Team annovera anche giovani atleti, stelle in sport ben noti, quali il calcio, la pallavolo, lo sci alpino, il nuoto e lo skateboard. Fra di essi – il calciatore Federico Dimarco, il nuotatore Florent Manadou, il pallavolista Ivan Zaytsev, lo sciatore Giovanni Franzoni e lo skater Alessandro Mazzara - si segnala la storia di Federico Gatti, 25 anni, di Rivoli Torinese, difensore della Juventus e della Nazionale: dai 17 ai 20 anni militava tra Promozione ed Eccellenza, nel contempo, lavorando come muratore e riparatore di tetti. Ha spiccato il volo nel 2020, in serie C con la Pro Patria, per passare, in serie B, al Frosinone e, poi, alla Juventus, nel 2022. Un ragazzo che ha sempre creduto ai propri sogni. Un modello che ben esemplifica questo approccio sportivo-professionale al tempo, è senz’altro, nell’ambito della linea 230, il cronografo in acciaio, da 43 mm, al quarzo, completato da bracciale ed impermeabile fino a 10 atmosfere, con fondello serrato a vite e lunetta tachimetrica in alluminio anodizzato rosso; sul quadrante dark gun, indici a barretta applicati e lancette luminescenti, accompagnano 24 ore al 3, piccoli secondi al 6, minuti crono al 9, datario al 4/5.
Il Sector Team rinasce sulla scia di miti come Patrick de Gayardon