Corriere dello Sport

Max dei record Contro la Lazio 500 volte in A

Allegri ha vinto il 60% delle gare come nessun altro allenatore Con la Juve 201 successi su 295

- di Filippo Bonsignore

500 volte Allegri. Sabato all'Olimpico, Max farà un altro passo nella storia: quella con la Lazio sarà la sua panchina numero 500 in Serie A e diventerà l'undicesimo tra gli allenatori più presenti nel massimo campionato. Una lunga storia iniziata a Cagliari, passata per il Milan e proseguita alla Juve in due “vite” in bianconero. Una lunga storia che sovente ha fatto rima con vittoria. Fin dai giorni di Cagliari: nella stagione 2008-09, la formazione sarda chiuse al nono posto che valse non trofei di squadra ma la “Panchina d'oro” al tecnico. I due anni in Sardegna sono il trampolino di lancio verso il Milan: quattro stagioni (201014), uno scudetto e una Supercoppa Italiana. La consacrazi­one arriva in bianconero: nell'estate 2014 raccoglie la pesante eredità di Antonio Conte e prosegue l'opera del precedesso­re con cinque scudetti consecutiv­i, 4 Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Undici titoli in tutto in cinque stagioni. La Juve di Max domina in Italia e sfiora due volte (Berlino 2015 e Cardiff 2017) il sogno Champions League. È proprio Allegri a ridare quella dimensione europea al club che tanto era mancata.

STATISTICH­E. E allora diamo un po' i numeri: Max ha vinto 301 delle 499 partite da allenatore in Serie A, il 60%. Una percentual­e che è migliore di quella di tutti i componenti della top-ten dei tecnici con più di 500 panchine in A: Carlo Mazzone, recordman con 792, ha il 29% di successi; Nereo Rocco, che lo segue con 747, il 40%; Giovanni Trapattoni il 51% su 689 ma chi più gli si avvicina è l'attuale Ct dell'Italia, Luciano Spalletti, con il 52% di vittorie su 559 panchine. Anche a livello di singolo club, Allegri vanta la più alta percentual­e di successi: ha vinto infatti 201 delle 295 partite con la Juve, il 68%, proprio come Spalletti con il Napoli (52 su 76 totali). Con il Milan si è fermato, invece, a 74 successi su 133 match, il 56%. Nel primo quinquenni­o in bianconero, 2014-19, la Juve di Allegri è stata una schiaccias­assi in campionato: 142 vittorie su 190 gare (74,7%) e soltanto 20 sconfitte in cinque campionati. Dal ritorno alla Continassa dell'estate 2021 ad oggi, il trend si è un po' modificato: 59 vittorie su 105 partite (56,2%) e già 22 sconfitte.

RILANCIO. La gara numero 500 in A è l'occasione del rilancio: inizia la lunga volata di fine stagione e i bianconeri devono necessaria­mente invertire il trend degli ultimi due mesi, in cui è arrivata soltanto una vittoria (sul Frosinone, all'ultimo secondo) in otto partite. Il fatturato di soli 7 punti sui 24 disponibil­i è troppo magro rispetto alla cavalcata di inizio stagione che ha entusiasma­to e sorpreso tutti. Adesso c'è da riprendere il ritmo, fin dalla trasferta in casa della Lazio, primo appuntamen­to di un calendario tutt'altro che morbido da qui al termine. Serve la vera Juve, quella delle prime 21 giornate, capace di arrampicar­si in testa alla classifica e di mantenere in 12 occasioni la porta imbattuta, per centrare il più presto possibile il traguardo imprescind­ibile della Champions League e dare l'assalto alla Coppa Italia. Serve una vittoria per festeggiar­e adeguatame­nte la panchina numero 500 di Allegri in Serie A.

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