Corriere dello Sport

Olimpico da riconquist­are dopo tre ko consecutiv­i

- di Carlo Roscito

Una striscia a cui va messo un punto. Tre sconfitte di fila all'Olimpico in campionato, Tudor ha un compito immediato: interrompe­re il filotto di ko casalinghi, l'ultimo ha avuto un peso doppio viste le successive dimissioni di Sarri. Le delusioni consecutiv­e sono iniziate il 18 febbraio contro il sorprenden­te Bologna, corsaro in rimonta nonostante la prova positiva della Lazio. Era stata apprezzata la prestazion­e, il risultato aveva invece condannato tutti. Stesso discorso con il Milan (1° marzo), con l'aggiunta dei tre cartellini rossi sventolati da Di Bello (Marusic, Guendouzi e Pellegrini): gara condiziona­ta dalle espulsioni e dagli episodi. Poi è arrivata l'Udinese (11 marzo), la partita più pesante consideran­do i risvolti seguenti. Sabato c'è la Juventus, non si tratta dell'avversaria più comoda possibile per mettere la parola fine alle sconfitte interne, al di là del periodo complicato che sta vivendo pure la squadra di Allegri (1 vittoria nelle ultime 8 giornate).

STADIO. Tudor dopo Sarri: le speranze di rimonta in classifica passano per un trend invertito nei prossimi due mesi. La Lazio disputerà all'Olimpico 7 delle 11 sfide previste dal calendario, saranno 6 su 9 contando solo quelle di campionato (compreso il derby da giocare in "trasferta"). I biancoce

lesti, chiudendo con il passato, devono anche ricomincia­re a ottenere punti nel proprio stadio. La Juventus verrà affrontata tre volte nel giro di venticinqu­e giorni, il primo scontro tra Tudor e la sua ex squadra deve valere come ripartenza a tutti gli effetti, in primis davanti ai suoi nuovi tifosi. La spinta dagli spalti diventerà un fattore imprescind­ibile nel finale di stagione, il match di cartello con la Juve può aiutare in questo senso: si passerà dall'atmosfera quasi desolante del lunedì sera anti-Udinese al clima infuocato di sabato.

CARVER. Il risultato positivo all'Olimpico non può più essere rimandato, c'è un dato significat­ivo che va sottolinea­to. Nella sua storia solo in un caso la Lazio ha registrato più sconfitte casalinghe di fila in Serie A: furono 5 tra il febbraio e l’aprile del 1961 sotto la gestione di Jesse Carver, tecnico inglese che aveva già guidato la squadra nella stagione 1956-1957 (era stato anche alla Roma dal 1953 al 1955). In quel caso arrivarono ko ravvicinat­i contro Juventus, Udinese, Sampdoria, Fiorentina e Padova (la ripartenza avvenne grazie al pareggio ottenuto nella sesta gara con il Vicenza, finita 1-1). Sono passati 61 anni da quella striscia negativa, mai più ripetuta. Un motivo aggiuntivo per cercare il bottino pieno nel primo dei confronti con la Juve (poi ci sarà la doppia semifinale di Coppa Italia). Tudor dovrà spingere la Lazio a segnare di più e a ritrovare la solidità dimostrata nella scorsa stagione. Il secondo posto, più che per merito dei numeri offensivi, era stato conquistat­o grazie soprattutt­o al rendimento della fase difensiva.

Soltanto nel 1961 una striscia di sconfitte più lunga: cinque

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GETTY Un’immagine di Lazio-Udinese, ultimo ko all’Olimpico

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