Nico, l’ultimo dei transoceanici
Tornerà a disposizione oggi, dopo dieci giorni negli Stati Uniti per la tournée con l'Argentina. Nico Gonzalez ha due allenamenti nelle gambe, da qui a sabato, per convincere Vincenzo Italiano che sì, anche nella super-sfida col Milan, la Fiorentina non può prescindere dal proprio diez.
CAMBIO DI GESTIONE. Italiano è chiamato a una scelta fatta già tante volte negli ultimi due anni e mezzo: decidere se far rifiatare o no un calciatore tornato in extremis da un impegno oltreoceano. All'inizio della sua gestione in viola, il tecnico proveniente dallo Spezia aveva optato per una linea chiara: «Gioca chi si è allenato in settimana». Un dictat che spiega le esclusioni di Nico nel primo anno quando, al rientro dalla Nazionale, l'argentino partì dalla panchina in tre occasioni su quattro. Un trend invertito successivamente fino ad arrivare proprio alla gara d'andata col Milan, giocata da titolare da Nico, in campo per novanta minuti a San Siro nonostante l'impegno tre giorni prima col Brasile. Adesso che sia Italiano che Nico si sono abituati agli impegni internazionale, alla routine delle tre partite a settimana, il tecnico della Fiorentina ha imparato a limitare il più possibile il turnover. E la sfida coi rossoneri non sembra l'occasione migliore per tenere a riposo la propria stella.
OTTO MINUTI.
A invogliare Italiano a "rischiare" anche l'esiguo impiego in nazionale: Nico rientra alla base con 54 minuti giocati, un tempo contro El Salvador, dove il Ct Scaloni l'aveva reinventato terzino sinistro; otto minuti nell'amichevole di martedì notte contro il Costa Rica. Un doppio impegno non esaltante a livello personale che sarà ricordato soprattutto per una gigantesca occasione da gol cestinata in pieno recupero contro il Costa Rica, quando per un eccesso di sicurezza il dieci viola, dopo aver saltato con un elegante scavino il portiere avversario si è fatto stoppare sulla linea di porta da un difensore avversario. Fotogrammi che hanno fatto il giro del web, tra l'ironia e la rabbia di alcuni tifosi argentini che mal digeriscono l'impiego di un calciatore che, in patria, per molti non merita lo spazio che Scaloni gli concede. Per ritrovare le sicurezze smarrite con la Selección e una confidenza col gol persa dal rientro post-infortunio (una sola rete e due rigori sbagliati da inizio 2024) Nico vuole tornare a illuminarsi già contro il Milan, in una notte e in un palcoscenico da grandi stelle.
Poco impiegato da Scaloni, vuole convincere Italiano a schierarlo subito