Bennacer, motore del centrocampo
L’algerino è pronto a riprendere per mano il Milan nella fase decisiva della stagione: ci sarà a Firenze
Un anno fa fu decisivo nel quarto di finale di Champions con il Napoli Ora vuole lanciare la sfida alla Roma
Il motore del centrocampo è di nuovo in azione. Con la credibilità e i soliti modi dirompenti, da leader consumato. Materiale che sarà da presentare anche dopo la sosta. Ismael Bennacer ha fatto durare poco, il minimo sindacale, la propria parentesi con l'Algeria dopo la pausa del campionato: priorità al Milan, una volta che ha sentito il fisico leggermente a repentaglio dalle troppe partite. Nessuna conseguenza, se non quella di rimettersi nell'ordine di idee che Pioli ha bisogno di lui tutto intero. Ovvero del miglior Bennacer, quello che giusto un anno fa risolveva un quarto di finale europeo contro il Napoli. E che adesso ne attende un altro, al cospetto della Roma: l'algerino è pronto a fare ancora la differenza in questo finale con il Milan.
INGRANAGGIO. Giocare a Firenze gli farà venire in mente il rientro dall'infortunio di un anno fa: era sempre il mese di marzo, quando Bennacer tornava dopo un'assenza di cinque partite tra una squalifica e il problema al bicipite femorale. Caricando le batterie anche in vista di quella gara di Champions League contro il Napoli. Sperando che, stavolta, nella tana della Fiorentina le cose vadano diversamente da allora (arrivò una pesante sconfitta). Il centrocampo del Milan sta viaggiando su certezze derivanti anche da un modulo ritoccato in corso d'opera. C'è
Reijnders nel pieno del rendimento, Adli che si sta ricavando spazio: l'ingranaggio rossonero, già ai tempi dello scudetto, aveva Bennacer come elemento chiave. Inserire un giovane come Musah, oltre appunto a Reijnders, non intacca lo status di pedina cruciale per l'algerino che il Milan quest'anno ha aspettato a lungo. Ieri, sotto la pioggia mattutina di Milanello, il centrocampista era regolarmente in gruppo. Tornare alla base, dopo i piccoli fastidi accusati nei giorni in cui Bennacer ha risposto alla convocazione dell'Algeria, è serviprio to a mettere nel mirino la condizione ideale. Il Milan alla ripresa avrà la Fiorentina, in una partita che all'andata - anche lì si trattava di un rientro dalla sosta delle nazionali - diventò l'ultima disertata da Bennacer, che preparava il rientro in campo. A pieno regime, procome ora. Ai giorni nostri, si può mettere in conto la settima presenza consecutiva da titolare in campionato per l'algerino: una sequenza simile per Bennacer non avviene dall'inizio dell'era Pioli.
CONTABILITÀ. Ricapitolando: la convalescenza dovuta all'operazione al ginocchio dello scorso maggio, quindi la Coppa d'Africa con la prematura eliminazione dell'Algeria. Un contesto nel quale il giocatore del Milan è potuto scendere in campo solo nella prima partita del girone. Tutte situazioni che nel corso della stagione hanno allontanato Bennacer dalla continuità con la maglia rossonera. Il conto porta finora a 25 partite che il centrocampista ha dovuto saltare quest'anno, aggiungendo anche quella di Newcastle al tramonto del girone di Champions League: in quel caso Bennacer non si poté rendere disponibile perché escluso dalla lista europea del Milan. Fatti due conti - con ancora nove partite di campionato e un numero che oscilla tra due e cinque nel cammino di Europa League - l'algerino potrebbe avere un saldo leggermente in attivo tra presenze e assenze lungo la stagione. Anche questo, in un anno del genere, sarebbe un piccolo traguardo.
Tra l’operazione al ginocchio e la Coppa d’Africa ha saltato 25 gare