Endrick, il futuro con i piedi per terra
Il brasiliano ha segnato a Inghilterra e Spagna e viene apprezzato anche per il suo lato umano
A luglio il Real Madrid accoglierà il 17enne attaccante del Palmeiras che si unirà a Vinicius, Rodrygo, Bellingham e forse Mbappé
Martedì sera, al Santiago Bernabeu abbiamo avuto un primo assaggio del futuro del calcio. Futuro molto prossimo, praticamente presente. Da una parte il sedicenne blaugrana Lamine Yamal, con la casacca della Spagna. Dall’altra l’attesissimo brasiliano Endrick Felipe Moreira de Sousa, più semplicemente Endrick, che a partire dal prossimo 21 luglio, al compimento della maggiore età, diventerà a tutti gli effetti un giocatore del Real Madrid, che l’ha bloccato nel dicembre del 2022 (operazione da 70 milioni di euro complessivi). E se, da queste parti, il gioiellino del Barça che ha strappato gli scroscianti applausi dei tifosi merengues non fa più notizia, più di uno spettatore è accorso allo stadio proprio per ammirare dal vivo il futuro beniamino. E il ragazzo, che vanta già un Campionato Paulista e il Brasilerao, conquistato in due occasioni con il Palmeiras, non ha tradito. A tre giorni dalla storica rete (siglata a 17 anni, 8 mesi e 2 giorni a Wembley) che ha permesso alla Seleçao di battere l’Inghilterra, Endrick si è ripetuto con una rete da rapace dell’area di rigore, arrivata dopo appena 5 minuti dall’ingresso in campo (3-3 il risultato finale), a conferma di una feroce determinazione a non farsi sfuggire nessuna occasione. Quattro spezzoni di partita in Nazionale maggiore contro Colombia, Argentina, Inghilterra e, appunto, Spagna, con 2 reti. Il tutto in 90 minuti complessivi. Qualcosa di più di un predestinato.
CARO NOAH. Mentre, a Madrid, si fantastica già sullo squadrone che avrà a disposizione Ancelotti, col nuovo strepitoso terzetto brasiliano forricostruzione mato da Vinicius, Rodrygo ed Endrick, a cui va aggiunto Jude Bellingham e, a quanto sembra, pure Kylian Mbappé, i tifosi hanno iniziato ad apprezzare anche il lato umano del teenager di Taguatinga, emerso dalla chilometrica lettera aperta da lui indirizzata al fratellino Noah, 4 anni, attraverso il sito The Players’ Tribune. Una struggente, che ci restituisce la mentalità di un ragazzo con i piedi ben piantati nel suolo, destinato a fare moltissima strada. «Nel momento in cui ci dimentichiamo da dove veniamo, rischiamo di perderci. Ecco perché ti faccio dono della storia della nostra famiglia. La mamma che mangia il pane vecchio… Il papà che piange sul divano. Serba queste immagini nel tuo cuore».
GRAZIE. Dopo aver spiegato il legame privilegiato col fratellino, nato mentre lui segnava una rete importante con le giovanili del Palmeiras («Non avevo soldi, così ti ho portato in regalo il Pallone d’Oro del torneo»), Endrick sottolinea la situazione economica di partenza della sua famiglia: «Non siamo nati ricchi, ma siamo nati nel calcio». Si comprende, così, come i sacrifici di papà, calciatore mancato, e mamma abbiano reso possibile il sogno del primogenito: «Giocherò nel Real Madrid, la squadra che prendo sempre alla PlayStation». Ora che col successo è arrivato il benessere, però, Endrick non rinnega il suo passato, nonostante le tante privazioni: «In realtà ho vissuto un’infanzia meravigliosa… La prossima volta che vedi la mamma, abbracciala e dille grazie, perché senza i suoi sacrifici non avremmo la vita che abbiamo oggi».
La lettera al fratello: «Non dimenticare mai da dove vieni e non ti perderai»