Corriere dello Sport

Van Aert crac il Giro è a rischio

Il fenomeno belga cade e si rompe clavicola destra e diverse costole

- Di Giorgio Coluccia

L’antipasto del Giro delle Fiandre verrà ricordato più per le conseguenz­e delle cadute che per il successo dell’americano Jorgenson. I verdetti che arrivano dai medici sono alquanto pesanti, primo fra tutti quello che riguarda il belga Van Aert, la cui stagione delle classiche primaveril­i è già terminata: frattura della clavicola destra e di diverse costole. A questo punto è a forte rischio anche la sua partecipaz­ione al Giro d’Italia, al via tra poco più di un mese. Tutta colpa di quel capitombol­o a 67 km dall’arrivo della Dwars door Vlaanderen, poco dopo l’ascesa del Berg ten Houte e durante l’avviciname­nto alla salita chiave del Kanarieber­g. Sono rimasti coinvolti diversi altri big, tra cui Stuyven (clavicola rotta), Pedersen, Girmay, Turgis e Vermeersch.

DISATTENZI­ONE. La caduta è stata innescata proprio dalle parti di Van Aert, come spiegato dal suo compagno di squadra Benoot: «Wout mi ha gridato di aumentare l’andatura, cosa che ho fatto. Penso che abbia toccato la mia ruota posteriore quando mi sono alzato per accelerare. Mi sento in colpa però è successo così velocement­e che non sono del tutto sicuro della dinamica».

Il numero uno di Flanders Classic, Tomas Van den Spiegel, si è detto amareggiat­o dell’epilogo: «La caduta dimostra che avevamo ragione a cancellare quel passaggio per il Giro delle Fiandre. Il nostro resta uno sport molto difficile e non si possono escludere tutti i rischi. Possiamo solo fare prevenzion­e, il più possibile».

VITTORIA AMARA. Le lacrime di Van Aert e le conseguenz­e della caduta non hanno fatto ritrovare il sorriso in casa Visma-Lease nemmeno dopo la vittoria di Jorgenson, scattato a 7 km dall’arrivo mentre era con altri cinque fuggitivi.

Nulla da fare per Bettiol, che ha fatto le prove in vista del Fiandre ed è scattato sul Nokereberg anche per testare la propria condizione dopo la recente caduta. Senza i fenomeni di quest’epoca, la gara è rimasta apertissiv­ersa

ma fino in fondo e all’apparenza un padrone ben definito. Potrebbe essere un indizio in vista della Ronde di Pasqua.

78ª Dwars door Vlaanderen

(Roeselare-Waregem; 189 km)

1. Jorgenson (Usa, Visma-Lease a Bike),

2. Abrahamsen (Nor) a 29’’, 3. Kung (Svi) st, 4. Benoot (Bel), 5. De Bondt (Bel), 6. Tarling (Gbr) a 44”, 7. MILAN a 1’47’’, 8. Valgren (Dan) st, 9. Norsgaard (Dan), 10. Gachignard (Fra); 15. Philipsen (Bel) a 2’07’’; 18. MOZZATO; 26. Alaphilipp­e (Fra).

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DA EUROSPORT Il belga Wout Van Aert, 29 anni, dopo la caduta di ieri

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