Corriere dello Sport

TUTTO UN ALTRO MAGO

Luis Alberto nella nuova Lazio? Pronto a tornare trequartis­ta ma preparato a varianti tattiche

- Di Marco Ercole ROMA

Da Mago a trasformis­ta il passo è breve. Luis Alberto stavolta dovrà tirare fuori dal cilindro un gioco di prestigio differente dal solito. Non un assist al bacio, non un calcio di punizione telecomand­ato o un gol da vedere e rivedere. Queste cose, nel caso, saranno una conseguenz­a del primo obiettivo da raggiunger­e adesso, quello di modificare le sue "sembianze tattiche" per adattarle al credo calcistico del nuovo allenatore. Niente più mezzala sarriana (o inzaghiana), con Tudor occorre una versione per forza di cose diversa del numero 10 della Lazio. E questo a prescinder­e dalla posizione definitiva in cui sarà utilizzato, che sia quella da interno di centrocamp­o di una linea a quattro oppure da trequartis­ta di destra (sul lato opposto di Zaccagni) alle spalle della punta.

DUTTILITÀ. Al momento è quest'ultima l'indicazion­e che va per la maggiore dopo le prove tattiche dell'allenatore nel centro sportivo di Formello, ma non si tratta certo di una sentenza. Con la prima partita ufficiale ancora da giocare restano inevitabil­mente tanti i punti interrogat­ivi. E nel caso specifico dello spagnolo, inoltre, era stato lo stesso croato nella conferenza stampa di presentazi­one a lasciare aperta ogni possibilit­à riguardo il suo utilizzo: «Luis Alberto è un giocatore forte e vedremo dove metterlo. Penso che possa giocare in qualsiasi ruolo. Dietro la punta, da mezzala, anche davanti alla difesa se vogliamo essere super offensivi. Lui ti fa giocare bene, è forte. Se stai qua da tanti anni lo devi essere per forza. E poi lo vedo motivato, voglioso». Si è messo subito a disposizio­ne della nuova guida tecnica. Dopo aver manifestat­o qualche insofferen­za di troppo nel periodo conclusivo dell'esperienza Sarri, è ripartito con stimoli e motivazion­i supplement­ari. Un'ottima notizia per Tudor, che in questo finale di stagione punterà a riaccender­e le qualità tecniche e caratteria­li degli uomini più forti a sua disposizio­ne. Luis Alberto è decisament­e uno di questi, uno dei leader dello spogliatoi­o e, soprattutt­o, uno dei pochi capaci di fare la differenza. E di farla in qualsiasi momento e da qualunque posizione.

MOTIVAZION­I. Poter contare su di lui al massimo livello sarebbe una buona base di partenza per avere un impatto importante sin dall'inizio. Spostarlo qualche metro più avanti, tra l'altro, riportereb­be lo spagnolo al suo ruolo originale, quello di fantasista, di supporto all’attaccante centrale. Ciò non significa comunque meno responsabi­lità dal punto di vista difensivo, perché nel gioco dell'allenatore croato (a prescinder­e dal modulo) ogni centrocamp­ista deve saper lavorare su entrambe le fasi. Una polivalenz­a nella quale il Mago si è specializz­ato negli ultimi anni, diventando un giocatore più completo ed esperto. Ha saputo di volta in volta calarsi nella parte, adattando il suo stile di gioco (magari con qualche sbuffo, che però è compreso nell'intero pacchetto) a quello del tecnico con il quale si è trovato a lavorare. Farà lo stesso anche con Tudor. Prima di far vedere la versione da Mago, dovrà sfoggiare quella da trasformis­ta.

Servono sacrificio e giocate da jolly: le prime sensazioni sono positive

 ?? ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY ?? Luis Alberto (31 anni) aspetta l’esordio sotto la guida di Igor Tudor; qui sopra e a destra lo spagnolo in gare ufficiali mentre a sinistra è in allenament­o a Formello
©RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY Luis Alberto (31 anni) aspetta l’esordio sotto la guida di Igor Tudor; qui sopra e a destra lo spagnolo in gare ufficiali mentre a sinistra è in allenament­o a Formello

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