Corriere dello Sport

«In Inghilterr­a le più forti Noi in crescita»

Ex difensore, volto Sky: Costacurta ha idee precise

- Di Giorgio Marota

Alessandro Costacurta, un italiano vero, guarda la Premier dal salotto di Sky e viaggia con la sua fantasia. «Avete visto Liverpool-City di qualche settimana fa? Domenica c’è City-Arsenal e il calendario è pieno di eventi di questo tenore. Imperdibil­i». Billy è opinion leader, più che opinionist­a.

Sarà in esclusiva su Sky fino al 2028. Anche secondo lei il gap con la Serie A è incolmabil­e?

«Le più forti giocano in Inghilterr­a. E fa male, perché i miglio- ri un tempo eravamo noi. Credo che dovremmo cambiare atteggiame­nto: in Italia molte società pensano solo al loro orticello. Menomale che ci sono le proprietà straniere: portano idee, prospettiv­e, ambizioni. Avranno una visione più utilitaris­tica e meno passionale, ma funziona».

«Il calcio più bello lo ha fatto l’Inter Milan e Roma sogni d’Europa»

C’è anche un tema di educazione? In Italia le curve sono spesso delle zone franche.

«Ma stiamo evolvendo. Quest’anno ho visto la Roma e il Milan in casa, atmosfere meraviglio­se allo stadio con tanti bambini e famiglie. Di sicuro una riforma degli impianti nel nostro Paese dev’essere una priorità non più rinviabile».

Costacurta, da Roma-Milan può uscire la vincitrice dell’Europa League?

«Una finalista sì, però il Liverpool è superiore e bisognerà farci i conti. Anche il Leverkusen fa un gran calcio».

Le nostre stanno cambiando atteggiame­nto rispetto alle coppe?

«Ricordo il mio Milan: noi in Europa ci sentivamo a casa e grazie al cammino internazio­nale costruimmo un Dna vincente. Pur con dei limiti struttural­i, Roma e Milan sono su questa strada».

Si aspettava qualcosa in più dalle italiane in Champions?

«L’Inter ha perso un’occasione, il Milan lo stesso contro Newcastle e Dortmund, Lazio e Napoli hanno sbattuto su due colossi. L’anno scorso siamo stati fortunati, quest’anno sfortunati. Secondo me, però, il gap con le migliori è diminuito nonostante i risultati siano peggiori».

Chi è oggi il difensore italiano più forte?

«Ne dico due: Buongiorno e Bastoni. Acerbi dentro l’area mi sembra quello più solido, ma in Nazionale, con tutti quei metri dietro, può fare fatica».

All’Europeo saremo all’altezza

delle migliori?

«Siamo inferiori a Inghilterr­a, Francia e forse Spagna, ma non troppo. Ridurremo il gap grazie a un allenatore fantastico come Spalletti».

Consideraz­ioni sul caso Acerbi? Il calcio sta peggiorand­o?

«Prima era molto peggio. Sotto le curve Rijkaard e Gullit venivano massacrati e il fatto che ora giustament­e ci indigniamo significa che dei passi in avanti sono stati fatti. Sul caso Acerbi-Juan Jesus credo che non si potesse fare altrimenti, se mancavano le prove. Sicurament­e in campo è successo qualcosa di spiacevole, ma una decisione diversa avrebbe potuto creare un precedente pericoloso».

Da subcommiss­ario Figc lei incentivò le seconde squadre. È la strada giusta?

«È una strada. Ho solo cercato di dare delle opzioni in più per i giovani. La Juve è stata una grande dimostrazi­one e forse anche il Milan seguirà questo percorso. In Italia consideria­mo ragazzini i 22enni, in Francia e in Germania a 18 anni sono adulti».

Il dominio dell’Inter l’ha sorpresa?

«Ha una qualità di gioco meraviglio­sa, quindi no. Il Napoli non ha potuto ripetersi perché ha cambiato allenatore e venduto Kim».

Siamo sempre lì: in Italia vince la miglior difesa.

«Sì, senza dubbio, ma ultimament­e vince pure quella che fa il calcio più bello. E l’Inter ha fatto 71 gol in 29 partite».

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Billy Costacurta, 57 anni

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