«Torino, ora tocca a te»
- C'è la voglia d'Europa che scalda i tifosi granata. E c'è una macchia da cancellare, come ricorda Juric. «In questo triennio si è fatto un lavoro straordinario, ma c'è il neo dei derby: non sono mai riuscito a vincerlo e ora voglio battere la Juve». Il tecnico granata vuole interrompere il tabù: zero successi nelle cinque sfide ai bianconeri con lui al timone. Il problema, più generale, è del Torino che ha vinto uno solo degli ultimi 29 derby (con 23 sconfitte e 5 pareggi). La gioia più recente risale al 2015. «L'importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi e il derby significa tantissimo, perciò per noi è mega importante - carica Juric -. Siamo in un grande momento dal pun
to di vista del gioco, dobbiamo crederci. All'andata questa partita arrivò in un brutto momento della squadra, ora siamo diversi».
DUBBI.
La formazione è praticamente fatta. Juric deve scegliere il partner di Zapata in attacco, con Sanabria favorito su
Okereke («Sono entrambe soluzioni valide»); un altro ballottaggio è sulla corsia di sinistra di centrocampo, dove Rodriguez appare in vantaggio su Lazaro, con Masina che, in questo caso, sarebbe centrale sinistro della difesa a tre completata da Buongiorno e Tameze (altrimenti Lazaro in fascia e Rodriguez dietro). Intoccabile invece Bellanova a destra: «Vincere ci darebbe una spinta incredibile, l'Europa è lì a un passo e dobbiamo fare il massimo in queste partite che restano da giocare. I sogni sono leciti, non costano e quindi vanno benissimo. Poi però servono le prestazioni per trasformarli in realtà».