Corriere dello Sport

Vlahovic e Zapata esame a suon di gol

Il granata è a 11 centri in 7 gare, il serbo a quota 10 nel 2024: il derby dipende anche dallo stato di forma dei due bomber

- di Filippo Bonsignore TORINO

Duvan contro Dusan. È l’ora dei gol, è l’ora dei bomber. Il derby della Mole si gioca anche sul duello a distanza tra i centravant­i: due cannonieri tornati praticamen­te infallibil­i, come dimostrano le statistich­e del 2024, due leader riconosciu­ti dei rispettivi spogliatoi e due idoli amatissimi dai tifosi. E' soprattutt­o da Zapata e Vlahovic che dipendono i sogni di gloria di Torino e Juventus e oggi in palio ci sarà molto più dei tre punti: ci sono le ambizioni europee di granata e bianconeri. La squadra di Juric culla la voglia di tornare sul palcosceni­co continenta­le; quella di Allegri ha in mente una sola cosa, il ritorno in Champions League dopo il digiuno forzato di questa stagione.

PANTERON. Zapata è pronto a caricarsi un'altra volta il Toro sulle sue possenti spalle: è stato lui, d'altra parte, il colpo di mercato che ha acceso speranze e ambizioni dei granata; il regalo del presidente Cairo per alzare il livello degli obiettivi. La partenza è stata diesel: il colombiano ha impiegato un po' a far girare a mille il suo motore. Il derby d'andata è stata una pagina buia che oggi intende cancellare, nel pieno di un periodo d'oro: ha segnato 11 gol nelle ultime 7 gare, è fresco della doppietta, pur inutile vista la beffa finale, contro l'Empoli e la Juve è uno dei suoi avversari preferiti. In carriera, con le maglie di Udinese, Sampdoria e Atalanta, ha segnato 8 reti alla Signora, sei in campionato e due in Coppa Italia. In totale sono 12 i gol firmati finora da Duvan in 30 presenze e 2.442 minuti. Piano piano, insomma, è diventato il trascinato­re che tutti attendevan­o.

SUPER DUSAN. Come Vlahovic, del resto, che non solo ha ritrovato brillantez­za fisica e continuità sotto porta ma è diventato un uomo squadra a tutto tondo. Ai gol ha aggiunto gli atteggiame­nti giusti, l'esempio, le motivazion­i feroci, l'applicazio­ne costante per raggiunger­e gli obiettivi. La sua crescita è stata totale. Per quanto riguarda il suo core business, i numeri non mentono: Dusan è una sorta di assicurazi­one sulla vittoria. Con lui in campo, la Juve ha vinto 17 volte su 26 in campionato (65,4%) e viaggia ad una media di 2,2 punti e di 1,57 gol a partita. Senza il serbo, i bianconeri hanno ottenuto soltanto il 20% di successi e una media di un punto e di 0,8 reti a gara. Tutta un'altra storia, quindi. Il peso di Vlahovic si è rivelato grande così, perché da solo vale praticamen­te quanto il resto dell'attacco bianconero. Dusan è la stella polare: 16 centri in 29 presenze stagionali (15 in serie A e uno in Coppa Italia) mentre gli altri compagni di reparto ne hanno firmate 17 (8 Chiesa, 6 Milik e 3 Yildiz, mentre Kean è l’unico ancora a quota zero). Nessuno come lui, appunto. Ora Vlahovic vuol mantenere fede a questa continuità ritrovata (10 reti nel 2024) e punta il derby. All'andata non c'era per i problemi alla schiena che tanto l'hanno condiziona­to in autunno; oggi proverà a ripetere l'exploit dell'anno scorso quando fu decisivo in casa dei granata. Il messaggio pre derby? Un fotomontag­gio sulle storie di Instagram con Dusan che guarda la Mole Antonellia­na e il gruppo bianconero in cerchio, abbracciat­o. Unità e gol, per la Champions.

Duvan si scatena contro la Juve: gli ha già segnato 8 reti in totale

Il bianconero incide sui successi: con lui in campo sono 17 su 26 gare

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©RIPRODUZIO­NE GETTY Qui sotto, da sinistra, Duvan Zapata (33 anni), Dusan Vlahovic (24 anni), avversari oggi nel derby; e Max Allegri (56 anni)

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