Atalanta orgogliosa ma testa già al Verona
Festa e commozione dopo lo strepitoso successo ad Anfield Percassi ha ringraziato uno per uno giocatori e staff. Semifinale in cassaforte, lunedì c’è la Serie A
Fotografie simili difficilmente rimarranno ad ingiallire sul fondo di un cassetto impolverato. Soprattutto se ti chiami Atalanta e sei riuscita ad invertarti la partita perfetta, una prestazione monumentale con quei tre schiaffoni rifilati a un Liverpool quasi stordito. Una «notte magica» che entra dalla porta principale e si piazza sul gradino più alto del podio. Forse, perché tra poco meno di una settimana a Bergamo ci sarà il secondo round. Difficile però spostare l'attenzione dopo un match da sogno nell'iconico Anfield: «È una notte che entra di diritto fra le più belle pagine della storia del club», ha ribadito l'amministratore delegato Luca Percassi ai microfoni di Sky Sport.
LACRIME. A colpire è stata la commozione di Antonio Percassi, prima giocatore poi presidente della Dea per ben due volte. Giovedì il numero uno dei bergamaschi ha seguito la squadra praticamente ovunque, a partire dall'Hilton Centre di Liverpool, tra abbracci e foto insieme al popolo bergamasco: poi la gioia e le lacrime dopo un risultato clamoroso nel segno della "piccola" Atalanta e della seconda impresa contro la squadra di Jurgen Klopp (la prima il 25 novembre 2020, col 2-0 firmato da Ilicic e Gomez). Questa volta non c'erano né il Papu né lo sloveno, ma un Gianluca Scamacca parecchio in palla, autore di una doppietta pesantissima: «C'è grande fiducia da sempre in Gianluca, ma come tutte le individualità dell'Atalanta sono figlie del grande gioco che il mister fa esprimere alla squadra. Il collettivo si esalta», ha ribadito l'ad nerazzurro. Storie d'amore e d'appartenenza, di attaccamento viscerale tra squadra e città. Roba complicata da spiegare pure coi numeri: la Dea è la prima squadra italiana a vincere due volte a Liverpool e lo stesso Scamacca è stato il primo azzurro a siglare una doppietta.
NEXT STOP. L'emozione s'è percepita anche quando lo stesso Percassi - accompagnato dal figlio Luca e dal co-chairman Stephen Pagliuca - ha salutato tutti i giocatori e i membri dello staff durante la cena, un modo per ringraziare tutte le componenti. Ora però il calendario spietato non permette distrazioni, lunedì al Gewiss arriverà il Verona in piena corsa salvezza: la squadra ieri ha effettuato una seduta di scarico, assenti Scalvini e Kolasinac, il bosniaco verrà valutato nelle prossime ore. Sicuri assenti De Roon e Zappacosta, Gasperini cercherà di studiare le contromosse per evitare il contraccolpo. Il tecnico ha tracciato la linea: «Il giorno dopo siamo ancora più felici, ma dobbiamo pensare alle prossime partite». Il primo passo è stato fatto, ora Bergamo attende un'altra folle notte europea.