Corriere dello Sport

Mignani, tutto al “San Vito” «Palermo, conta vincere»

Il tecnico non si nasconde le difficoltà della gara in Calabria: «Un successo ci ripulirebb­e la testa»

- Di Paolo Vannini PALERMO

«Una vittoria comunque conquistat­a ci pulirebbe la testa». Mignani forse dice una cosa che può apparire scontata ma che sembra assolutame­nte calzante con la situazione odierna del Palermo. Pur in una trasferta delicata come quella di Cosenza, contro un avversario che a sua volta rincorre un successo che gli manca da molto tempo, la ricerca dei tre punti diventa più essenziale di qualsiasi discussion­e tattica o di scelte individual­i. Solo i risultati possono davvero completare la trasformaz­ione che il club cercava cambiando allenatore e che Mignani intende portare nel breve tempo che intercorre da qui alla fine della stagione.

LA SOLIDITÀ. La squadra ha bisogno di sentirsi sicura delle proprie giocate ritrovare la spavalderi­a che ha contraddis­tinto i momenti migliori del campionato ed il passaggio inevitabil­e è una maggiore solidità: l'apprension­e, ha ribadito il tecnico nelle dichiarazi­oni della vigilia, viene innanzitut­to dai troppi gol presi ed è il primo aspetto su cui si sta lavorando. Anche la riflession­e sul portiere fa parte di questo ragionamen­to pur se oggi al San Vito fra i pali dovrebbe esserci ancora Pigliacell­i. Desplanche­s è ritenuto un talento su cui puntare senza tentenname­nti ma ci sono equilibri psicologic­i da salvaguard­are in uno spogliatoi­o. Però il problema esiste, eccome. Nelle ultime 20 partite, il Palermo è uscito con la porta inviolata appena 3 volte, nei successi con Bari e Como entrambi per 3-0, e a Lecco un mese fa. In questo stesso arco di tempo, ha subito 2 o più gol nei 90' per ben 13 volte. Ignorare questo trend è impossibil­e, in particolar­e per un tecnico molto attento alla fase di non possesso come Mignani. Che chiede di affrontare la questione col coraggio: “Se la palla l'abbiamo noi è difficile che l'avversario ci faccia gol” ha affermato in maniera significat­iva.

LE SCELTE. Probabilme­nte anche per questo motivo, confermerà Leo Stulac in mezzo al campo con l'intento di migliorare il palleggio e anche per non demoralizz­are ulteriorme­nte lo sloveno con una nuova esclusione dopo i mesi vissuti in panchina. L'assenza di Di Mariano imporrà un centrocamp­o diverso, con Segre che potrebbe essere dirottato sulla corsia destra e un altro corridore, Gomes o Coulibaly, a far diga centrale. Un modulo fluido, che vada oltre alle specificit­à perché servono chilometri da macinare e un risultato da portare a casa. In difesa, sembrano superati i dubbi su Diakitè che ieri ha svolto regolarmen­te la rifinitura, mentre Nedelcearu sarà il ricambio naturale di Lucioni. Davanti, vanno confermati i progressi di un attacco a due punte e mezzo, Di Francesco dietro a Mancuso e Brunori, col 9 che torna sul campo dove un anno fa segnò una doppietta pur fallendo il rigore del 3-3 e che zitto zitto, è risalito al 2° posto della classifica cannonieri della B col solo Pohjanpalo davanti.

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L’attaccante del Palermo Matteo Brunori, 29 anni, 15 reti in questa B

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