Corriere dello Sport

Catania-Messina il derby dell’orgoglio

- Da sempre sentita, stavolta la gara ha un valore aggiunto Gli etnei a caccia di una vittoria che potrebbe scongiurar­e il rischio playout e aprire scenari da playoff

- Di Concetto Mannisi

Forse non si tratta della partita più importante della stagione, come l'ha definita il vicepresid­ente Vincenzo Grella all'inizio di questa settimana. Ma che, in questo derby con il Messina, il Catania ha l'opportunit­à di tirarsi fuori, forse una volta per tutte, dalla lotta per evitare i playout e, al tempo stesso, garantirsi la disputa dei playoff, fra l'altro in posizione di buon prestigio, è certamente indiscutib­ile. E se ciò dovesse avvenire, ebbene, ce ne saranno ben altre di "partite più importanti della stagione" da disputare. Come quelle di Coppa Italia contro il Pescara, contro il Rimini, contro il Padova in finale. E forse ancora più di peso, perché in questo caso gli scenari potrebbero clamorosam­ente cambiare e garantire un panorama con vista Serie B.

I TIFOSI FREMONO.

Troppo presto, in ogni caso, per questi discorsi. Che vanno tenuti cautelativ­amente a bagnomaria, ma non dimenticat­i. Lo ha compreso perfettame­nte la gente di Catania, che sta organizzan­do, con la passione che le è sempre stata propria, un nuovo tutto esaurito al "Massimino". Le curve sono piene come un uovo da qualche giorno, la Tribuna A ha fatto appena registrare il sold out e restavano poche manciate di tagliandi soltanto per la Tribuna B e per la Tribuna Elite, ma sono stati venduti. Cosa significa tutto questo? Che la spinta del "Massimino" sarà ancora una volta prepotente. E toccherà alla squadra di Zeoli sfuttarla al meglio. Pur nella consapevol­ezza che Giacomo Modica sa bene come far giocare i propri calciatori. Che, nel caso specifico, forse rendono qualcosa in termini di blasone ai dirimpetta­i rossazzurr­i, ma che certamente non verranno ai piedi dell'Etna per mettersi in un angolino e sperare di prendere meno ceffoni possibile.

MESSINA SPENSIERAT­O.

Il Messina spensierat­o è l'avversario più pericoloso, anzi, che potesse arrivare a Catania in questo momento. Al di là delle questioni di campanile che certamente influirann­o sulla prestazion­e degli ospiti. Il Catania, da parte sua, può finalmente sfruttare un piccolo vantaggio: una settimana di lavoro più o meno piena (e peccato per quel rientro in pullman dalla Puglia, a causa dello sciopero aereo di domenica scorsa) in cui è stato possibile rifiatare, ricaricare le pile - e pensiamo a Castellini e Zammarini - e preparare l'approccio al prossimo avversario. Tornano Furlan e Cicerelli, reduci da squalifica. Non escluso che possa trovare spazio Peralta. Ma è da Di Carmine che ci si aspettano, ora più che mai, i gol che servono per accendere un sogno.

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LPS Il contrasto tra Quaini (Catania) e Frisenna (Messina) all’andata

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