L’E-Prix di Misano apre la fase europea della F.E
Sfida tra le auto motorizzate Porsche e quelle con powertrain Jaguar Sarà la Romagna a ospitare questo fine settimana il secondo doppio appuntamento della stagione di corse a zero emissioni
Dal sushi alla piadina, da un circuito lento, stretto e corto a una pista permanente dove sarà fondamentale la gestione della batteria. Di certo uno stravolgimento non da poco per il paddock della Formula E, che dieci giorni fa era in azione a Tokyo e invece da venerdì sarà di scena al Circuito Marco Simoncelli per la prima edizione dell’E-Prix che sostituirà Roma dopo cinque edizioni, con grande dispiacere di tutti. Chiaramente l’amarezza non è causata dallo spostarsi nella Motor Valley o dalla pista scelta, bensì perché così si perde il cittadino più bello della stagione. Infatti quello laziale era un circuito emozionante e perfetto per esaltare le Spark di Formula E, mentre è ben noto che i tracciati permanenti non siano adatti a come sono progettate le vetture del campionato elettrico e costringano a un modo di correre molto differente.
COSA ASPETTARSI. Ma è inutile stare a piangere su quello che è stato ed è quindi giusto concentrarsi su quello che ci attenderà questo weekend, che sarà totalmente diverso da quanto visto nell’ultimo sabato di marzo. In Giappone si è infatti vista una gara come tanti anni fa, con pochi punti dove sorpassare e molti in cui recuperare energia in frenata, ma soprattutto si è vista una corsa con errori, contatti e differenti strategie per trovare un modo di sorpassare quelli davanti. Invece a Misano si tornerà a quanto si è visto frequentemente nelle ultime due stagioni e probabilmente sarà soprattutto simile allo scorso E-Prix di Portland, in cui le macchine hanno corso per tre quarti di gara tutte in gruppo per cercare di non stare davanti a regalare scia (che fa consumare meno) a chi segue. L’unica azione saranno i mille sorpassi “finti” per tentare di essere secondi dietro al capofila (che correrà al risparmio di batteria), evitando però ogni rischio di contatto e di consumare troppo. Questo renderà quindi praticamente inutile la qualifica, dato che lo scorso anno in Oregon Mitch Evans terminò quarto dopo essere partito ventesimo, Sebastien Buemi finì quinto dopo essere scattato sedicesimo e Pascal Wehrlein chiuso ottavo dalla 18esima piazzola in griglia. Inoltre entrambi gli Attack Mode verranno usati subito, visto che consumano più batteria e non saranno particolarmente utili per sorpassare vista la larghezza della pista e quanto sarà influente la scia.
Il divertimento è assicurato soprattutto nel finale di gara
SHOWSULFINALE. Questo vuole dire che saranno due gare brutte da vedere? No di certo, visto che molto raramente succede di non divertirsi e appassionarsi durante una gara di Formula E, ma solo che lo spettacolo sarà limitato agli ultimi 6/7 giri della trentina abbondante su cui si disputeranno le due gare (il numero non è stato ancora divulgato). Da quel momento in poi ci sarà tutto lo spettacolo che era mancato prima, con i piloti che lotteranno con le unghie e coi denti e si vedranno tutti assieme tanti attacchi e soprattutto tante vere difese per non farsi superare. Come sempre è difficile fare previsioni, ma tutto fa presumere che si tornerà a una sfida per la vittoria tra le vetture con unità motrici Jaguar e quelle con powertrain Porsche, mentre la Maserati di Max Günther e le DS di Jean-Éric Vergne e Stoffel Vandoorne faranno da terze incomode.