Corriere dello Sport

Conegliano-Novara un duello da finale

Bernardi: «Tutto è possibile, basta crederci». Santarelli: «Noi abituati male, ora meno errori e si vince»

- Di Pasquale Di Santillo

Alzi la mano chi ci credeva. Chi credeva che Novara, dopo quella gara1 di semifinale scudetto praticamen­te non giocata a Treviso contro Conegliano, potesse essere capace di ribaltare i valori, tirare fuori dal cilindro una prestazion­e come quella in gara2 in Piemonte e soprattutt­o fosse in grado di fermare Conegliano, con le sue campioness­e e il suo record di imbattibil­ità lungo quasi un anno e 45 partite di fila, cioè da gara3 della finale scudetto dello scorso anno con Milano (11 maggio). Diciamo la verità, pochi, pochissimi. Ma lo sport non si gioca e soprattutt­o non si vince con i pronostici.

BERNARDI-PENSIERO. Si costruisce in campo, con la determinaz­ione e la consapevol­ezza dei propri mezzi, credendo in ogni momento che si può raggiunger­e l’obiettivo di partenza. Anche perché fare peggio dell’Igor ista in gara1, era quasi impossibil­e. E ha fatto bene il coach di Novara, Lorenzo Bernardi, a sottolinea­rlo: «Quella di gara2 è stata una vittoria di cuore, di testa, di determinaz­ione. Le ragazze sono state bravissime, perché hanno saputo resettare quello successo in gara1 e recuperare quel poco di energia che c’era per metterla in campo. Non so come Conegliano

abbia pensato di approcciar­e la partita di mercoledì, perché nei primi due set hanno commesso tanti errori. E non è una cosa normale per loro, ma visto che è successo, siamo stati bravi a sfruttarlo. Perché hanno trovato una squadra che ci ha creduto e ha voluto provarci fin dal primo pallone. Poi, è chiaro, che riuscire a interrompe­re una striscia di 45 vittorie di fila, cosa che non sono riuscite a fare squadre come Vakif, Milano, Scandicci ed Eczacibasi, è un motivo d’orgoglio, comunque vada a finire questa serie. Il grande merito di questa squadra è essersi costruita una mentalità diversa: non so se vinceremo la semifinale, però queste partite ti aiutano a darsi consapevol­ezza, a creare quella mentalità che serve nel futuro. Ti aiuta a capire che niente è impossibil­e e tanto dipende anche da te».

Per la cronaca Novara non batteva Conegliano dal 2019, cioè da 5 anni, esattament­e dalle Superfinal­s di Champions League con l’Igor che ora va a caccia della decima finale scudetto della sua storia.

CASA CONEGLIANO.

Sull’altro fronte, per Conegliano il risveglio dal grande sogno dell’imbattibil­ità non deve essere esattament­e facile. Ma l’analisi del tecnico Imoco, Daniele Santarelli è lucida: «Una sconfitta in una serie di semifinale playoff ci può stare, perdere fa parte dello sport e a questi livelli vincere così tante partite in fila non è normale, ci eravamo abituati bene, ma ora torniamo alla realtà e siamo pronti per la decisiva gara3 al Palaverde (oggi, ore 20.30, Sky Sport Max). Questi playoff si sono dimostrati come sempre ricchi di sorprese e colpi di scena, come succede anche le maschile. E lo ha dimostrato anche gara2: Novara è una squadra molto attrezzata, costruita per vincere, e in casa sua ha fatto vedere tutto il suo potenziale, quello che nella prima gara non si era visto. Sapevo che l’Igor in casa sua sarebbe stata diversa ma per vincere lì quello che abbiamo fatto non è stato sufficient­e. Troppi errori nei primi due set e dopo la rimonta anche nel quinto siamo state troppo fallose per poter avere la meglio su una squadra che ha fatto vedere quello che vale. Domani (stasera ndr) non ci saranno prove d’appello, siamo al Palaverde, avremo la spinta del nostro pubblico sempre decisiva, ma soprattutt­o noi dovremo giocare una partita molto migliore rispetto a mercoledì, dal primo all’ultimo secondo servirà restare concentrat­e e dare il massimo su ogni pallone, è l’unico modo che abbiamo per qualificar­ci a una finale scudetto a cui teniamo tantissimo».

Che poi sarebbe l’8ª delle ultime 11 stagioni nel tentativo di centrare il 7° tricolore del fantastico romanzo di Conegliano.

 ?? ?? Isabelle Haak (24 anni) opposta di Conegliano schiaccia contro il muro di Novara in gara2 di semifinale
Isabelle Haak (24 anni) opposta di Conegliano schiaccia contro il muro di Novara in gara2 di semifinale

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