Lunedì avremo gli alfieri
Raggiunti ieri i meno 100 giorni a Parigi 2024, la prossima scadenza è il 22 aprile, quando sapremo chi porterà la Bandiera nella Cerimonia di apertura. Giovanni Malagò lunedì avanzerà «la o le proposte» ai membri di Giunta per ufficializzarle subito dopo in Consiglio nazionale. Assodato che saranno due nel rispetto della parità di genere, il presidente del Coni ha ribadito che «nulla è escluso», nemmeno che gli alfieri provengano dalla stessa Federazione, «riconoscendo il risultato olimpico». Sempre lunedì sarà annunciata la data in cui il capo dello Stato, Sergio Mattarella, aprirà le porte del Quirinale per la consegna del Tricolore.
A margine della Giunta che ieri, per la prima volta, si è tenuta al Centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” a Roma, è stato aggiornato il conto delle medaglie attese. L'ultima stima colloca l'Italia a quota 47 ma «le proiezioni per noi lasciano il tempo che trovano - ha spiegato Malagò - Ogni giorno abbiamo notizie confortanti che migliorano il conto di atleti e atlete qualificati (110 vs 109, ndc)».
BILANCIO. Meno positive le indicazioni dal Consuntivo 2023 del Coni, chiuso «in sostanziale pareggio, con un utile di 120mila euro e un'eccezionale attività di produzione di risorse con capacità di marketing significative». Questo nonostante il Comitato sia «nettamente penalizzato da una serie di imposte e gravami assurdi per un ente sportivo». I conti sono presto fatti: su 45 milioni di euro di contributi pubblici, 10 sono destinati a Imu e Tari. E il futuro non è certo più roseo: «Il Previsionale del 2024 ci dà in perdita di 6-7 milioni», ha aggiunto Malagò, «Dal Governo c'è manifesta attenzione e sensibilità verso questo tema».
Malagò: «Avanzerò le proposte, nulla è escluso. Medaglie? Attese confortanti»