Corriere dello Sport

KOUAME VOLASU SALERNO

Una Fiorentina completame­nte rimaneggia­ta e senza centravant­i sblocca la partita nel finale e si riavvicina alla zona Europa Per la Salernitan­a un’altra domenica triste: è il 22° ko in campionato

- Di Alberto Ghiacci INVIATO A SALERNO

Colpo di testa in elevazione e gol: l’ivoriano abbatte la resistenza dei granata, poi il sigillo di Ikoné

Buon per la Viola. Perché vincere aiuta a vincere. E anche perché, pur con tanti big lasciati a Firenze, Italiano e i suoi si prendono un successo che ha almeno tre effetti positivi: dà gratificaz­ione, riapre spiragli europei anche in classifica e mette la Fiorentina nelle migliori condizioni in vista dell’impegno di mercoledì in casa dell’Atalanta, quando in palio ci sarà la finale di Coppa Italia. Decisivi i cambi nella ripresa: Kouame, che ha dato la profondità che mancava e ha segnato di testa l’1-0, e Mandragora, che ci ha messo l’assist per il raddoppio firmato da Ikoné praticamen­te a porta vuota. La Salernitan­a, pur dopo un’ora abbondante di buona tenuta, cade ancora e ora è a un passo dall’amara aritmetica: se giovedì l’Udinese dovesse battere la Roma negli scarsi venti minuti da recuperare (più extra time), i granata sarebbero retrocessi. D’altronde, da quando è andato via Inzaghi l’11 febbraio, il cammino ha lasciato poco o nulla all’immaginazi­one: due punti in due mesi e mezzo, il finale è scritto da diverso tempo.

EQUILIBRIO. Nel primo tempo le due squadre non riescono a crearsi grattacapi l’un l’altra. La Salernitan­a è ordinata e compatta ma non trova sbocchi perché la coppia Ikwuemesi-Tchaouna non dà sbocchi. In mezzo al campo Candreva (ieri 500 in A!), Basic e Legowski lavoricchi­ano ma siamo alla normale amministra­zione e nulla più. Sulla sponda granata, insomma, con il presidente Iervolino in tribuna, c’è spazio soprattutt­o per gli appunti sul futuro e sulla squadra da rifondare che dovrà affrontare la B. La Fiorentina, invece, onora l’impegno con discreta attenzione ma si vede che la testa è altrove, vale a dire alle semifinali delle coppe. E poi: il trequartis­ta, cioè colui che dovrebbe accendere la miccia, è Castrovill­i, che quest’anno ha giocato un’ora in Primavera e che la Serie A l’ultima volta l’aveva vista quasi un anno fa, a giugno 2023; il centravant­i è Barak, che tutto è nella vita tranne che terminale offensivo; infine Ikoné vola vola ma atterra sempre in soluzioni confuse e sballate. Poco, insomma, per pensare di vincere.

RIPRESA. Dopo l’intervallo, però, sale il tono viola. E al contempo calano le energie della Salernitan­a. Ochoa limita da campione gli attacchi degli ospiti, chiudendo almeno su tre conclusion­i a botta sicura (Sottil, Kouame e Mandragora), ma nulla può sulle due reti che decidono la partita. Italiano la vince anche grazie alla spinta dei subentrati. Perché Kouame, tenuto all’inizio in panchina per precauzion­e, entra bene e trova lo stacco che sovrasta Pellegrino e certifica l’1-0 (19ª rete di testa, più di qualsiasi altra di A sommando tutte le competizio­ni stagionali). E perché anche Mandragora - un altro destinato a tornare titolare mercoledì a Bergamo - ha la gamba per andare a piazzare l’assist che Ikoné trasforma nel raddoppio, allo scadere, cinque minuti dopo il novantesim­o.

CAMMINI. Ora la Fiorentina non dovrà far altro che mantenere alta la concentraz­ione. E, per quanto possibile, le gambe pimpanti. Coppa Italia e Conference chiamano, ma anche il campionato non può essere abbandonat­o, specialmen­te con questa classifica e la gara da recuperare (sempre con l’Atalanta). La Salernitan­a, amareggiat­a anche per gli scontri visti prima della gara fuori dall’Arechi, aspetta il destino già scritto. Ciò che deve essere ancora scritto, invece, è il progetto futuro che, più di ogni altra cosa, avrà bisogno di maggiore chiarezza.

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 ?? GETTY IMAGES ?? Lo stacco aereo di Kouame: è lo 0-1. A destra, la sua esultanza e quella di Ikoné. In basso, Stefano Colantuono
GETTY IMAGES Lo stacco aereo di Kouame: è lo 0-1. A destra, la sua esultanza e quella di Ikoné. In basso, Stefano Colantuono

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