Il Bari ora freme per Puscas
Dopo aver evitato il ko col Pisa potrebbe fermarsi Sospetta frattura a una mano e rischio operazione. Si spera possa giocare con un tutore a Cosenza
L’ultimo Puscas è quello giusto. George segna e corre ad abbracciare tutti perché il rigore con il quale spiazza il brasiliano Nicolas pesa tanto sulla partita e molto probabilmente sull’esito di questo tribolato campionato. Quarto gol stagionale, in tredici partite, secondo consecutivo realizzato al San Nicola: il cecchino rumeno comincia a funzionare. Il Bari riacciuffa il pareggio col Pisa mantiene i due punti di vantaggio sull’Ascoli e resta immutato il distacco di una lunghezza dalla Ternana, appena fuori dalla zona playout. Sorride l’attaccante arrivato dal Genoa, tornato decisivo proprio nel momento più difficile per la squadra. Dopo aver infilato con Iachini, appena subentrato a Pasquale Marino in panchina, due vittorie consecutive contro il Lecco (suo il secondo gol), e contro la Feralpisalò, il Bari è tornato a fare fatica nel fare gol e, di conseguenza, a vincere le partite sino a scivolare in piena bagarre playout.
ANDAMENTO LENTO. Solo due punti in otto gare sprofondando in piena zona retrocessione, per questo la rinascita di Puscas pesa tantissimo come pure ques’altro punticino che serve a tenere viva la speranza e a certificare che la squadra lotta per conservare almeno la categoria.
ALLARME FRATTURA. Ma i guai per il Bari sembrano davvero non voler finire mai. E infatti ora il nazionale rumeno rischia di saltare la trasferta di Cosenza avendo riportato la sospetta frattura della mano in uno scontro di gioco contro il Pisa. Se la diagnosi sarà confermata, il calciatore potrebbe essere operato nei prossimi giorni dopo il benestare del Genoa proprietario del cartellino. Dall’inizio della stagione il Bari non è mai stato molto fortunato con i suoi bomber. Pronti via, nella 1ª di campionato col Palermo, ha perso per buona parte della stagione Diaw e Menez, tra i suoi migliori finalizzatori. Adesso Menez non c’è più e Diaw è sempre alle prese con i perduranti fastidi alla schiena. La speranza di Giampaolo è che, dopo tanta sfortuna, Puscas possa, evitare l’intervento chirurgico andando in campo con una fasciatura rigida. Adesso il tecnico dei pugliesi può contare solo su Nasti, ex di turno che per la prima volta torna a Cosenza da nemico.
SEMPRE UN0 SCHIAFF0. Raggiunto il pareggio su rigore il Bari si è liberato dall’angoscia, è apparso più leggero, ha cominciato a credere in se stesso, non si è frenato davanti ai suoi limiti, provando a giocare nella seconda parte del match un calcio più efficace. Ma è un peccato che la squadra debba prendere sem
pre un schiaffo per svegliarsi. E’ la quarta volta che il Bari va sotto di un gol nei primi cinque minuti. Catanzaro (Vandeputte 4°), Venezia (Gytkjaer 3°) Cremonese (Maiello autogol 2°) e infine Pisa (Calabresi 3°) le false partenze scandite da tre sconfitte e un pareggio. Un pò di tremarella ci sta ma a volte si ha la sensazione che la squadra sia frenata dalla paura di decollare. Ma ora non c’è più tempo da perdere. Bisogna scacciare la negatività che quest’anno il Bari ha avuto. Rimangono 4 decisive tappe per raggiungere la sospirata salvezza. E mai come ora serve Puscas.
La maledizione degli attaccanti continua. C’è solo Nasti al San Vito