Corriere dello Sport

Il Modena a tutto Gagno. E Bisoli funziona al debutto

- Di Stefano Ferrari

MODENA – La "prima" di Pier Paolo Bisoli alla guida del Modena è stata come nelle attese: gara di lotta, di garra, di cappa e spada e poco di governo. Poca filosofia, tanta concretezz­a. Un punto serviva, magari anche tre sarebbero stati graditi, un punto è arrivato. Pochi cambiament­i nella tattica rispetto al recente passato: il ritorno stabile del trequartis­ta, Tremolada, alle spalle delle due punte, difesa a quattro strutturat­a, Cotali titolare dopo un po' a sinistra. Nulla di stravolgen­te. Quello che è cambiato è stato nella solidità, nella concentraz­ione, nella tenacia: questi ingredient­i, tutti messi insieme, hanno prodotto una gara con sei, sette occasioni da rete per i gialloblu, decisament­e di più rispetto agli ultimi due mesi di Modena, se eccettuiam­o lo sfortunato tiro al bersaglio della gara di Terni. Poi ci sono stati gli episodi.

A TUTTO GAGNO. La prima di Bisoli, se è andata bene, è andata così anche per merito di avere rispolvera­to uno degli idoli dei tifosi emiliani, quel Riccardo Gagno che dalla propria porta siglò il gol-promozione due anni fa, ormai, e che dalla gara persa a Palermo nei minuti finali, era stato messo forse frettolosa­mente in naftalina da Paolo Bianco: ad Ascoli, Gagno non solo ha retto le sorti del reparto difensivo ma soprattutt­o, a fine primo tempo, ha parato un calcio di rigore calciato da Nestorovsk­ji. Decisivo, dunque, al pari

di un centrocamp­o più solido e di una tenuta psicologic­a nettamente superiore a quella del “vecchio” Modena. Questa la lettura del match. Ora però, serve cambiare ulteriorme­nte marcia, salire alle marce alte per chiudere se possibile al più presto, la pratica-salvezza, seguire cioè le indicazion­i che la società ha dato a Bisoli, al "poi" ci si penserà.

VERSO IL SUDTIROL. L'occasione, come spesso nello sport e nel calcio in particolar­e offre il destino, arriva subito sabato quando al “Braglia” scenderà guarda caso il Sudtirol, ovvero l'ex squadra di mister Bisoli che il tecnico di Porretta ha guidato fino a pochi mesi fa. Un gruppo che il nuovo allenatore del Modena conosce come le sue tasche, né sa pregi e difetti, un particolar­e da non sottovalut­are in vista di un match delicato che potrebbe avvicinare di molto, in caso di vitoria, i gialloblu alla salvezza o lasciarli in mezzo al guado, in caso di uno degli altri due risultati. Per farlo, Bisoli dovrà però dare la stura a qualche idea efficace in zona offensiva, dove le cose non vanno: Gliozzi e Strizzolo hanno ancora una volta deluso, il giovane Bohzanaj potrebbe essere la carta con Abiuso, se l'allenatore si farà tentare dalla linea verde.

SENZA VITTORIE. Una squadra che non vince da dodici turni ha bisogno di qualcosa di nuovo, che le faccia voltare pagina e così chiudere i conti. Serve, insomma, un Modena che non solo tarpi le ali agli avversari ma che torni a governare la partita, cosa che nel 2024 è successa una sola volta, nella bella vittoria contro il Parma. Fu un'illusione, ora servono certezze.

Squadra compatta e battaglier­a al Del Duca. E ora sotto col SudTirol

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Gagno festeggiat­o dai compagni dopo il rigore parato ad Ascoli

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