Il Modena a tutto Gagno. E Bisoli funziona al debutto
MODENA – La "prima" di Pier Paolo Bisoli alla guida del Modena è stata come nelle attese: gara di lotta, di garra, di cappa e spada e poco di governo. Poca filosofia, tanta concretezza. Un punto serviva, magari anche tre sarebbero stati graditi, un punto è arrivato. Pochi cambiamenti nella tattica rispetto al recente passato: il ritorno stabile del trequartista, Tremolada, alle spalle delle due punte, difesa a quattro strutturata, Cotali titolare dopo un po' a sinistra. Nulla di stravolgente. Quello che è cambiato è stato nella solidità, nella concentrazione, nella tenacia: questi ingredienti, tutti messi insieme, hanno prodotto una gara con sei, sette occasioni da rete per i gialloblu, decisamente di più rispetto agli ultimi due mesi di Modena, se eccettuiamo lo sfortunato tiro al bersaglio della gara di Terni. Poi ci sono stati gli episodi.
A TUTTO GAGNO. La prima di Bisoli, se è andata bene, è andata così anche per merito di avere rispolverato uno degli idoli dei tifosi emiliani, quel Riccardo Gagno che dalla propria porta siglò il gol-promozione due anni fa, ormai, e che dalla gara persa a Palermo nei minuti finali, era stato messo forse frettolosamente in naftalina da Paolo Bianco: ad Ascoli, Gagno non solo ha retto le sorti del reparto difensivo ma soprattutto, a fine primo tempo, ha parato un calcio di rigore calciato da Nestorovskji. Decisivo, dunque, al pari
di un centrocampo più solido e di una tenuta psicologica nettamente superiore a quella del “vecchio” Modena. Questa la lettura del match. Ora però, serve cambiare ulteriormente marcia, salire alle marce alte per chiudere se possibile al più presto, la pratica-salvezza, seguire cioè le indicazioni che la società ha dato a Bisoli, al "poi" ci si penserà.
VERSO IL SUDTIROL. L'occasione, come spesso nello sport e nel calcio in particolare offre il destino, arriva subito sabato quando al “Braglia” scenderà guarda caso il Sudtirol, ovvero l'ex squadra di mister Bisoli che il tecnico di Porretta ha guidato fino a pochi mesi fa. Un gruppo che il nuovo allenatore del Modena conosce come le sue tasche, né sa pregi e difetti, un particolare da non sottovalutare in vista di un match delicato che potrebbe avvicinare di molto, in caso di vitoria, i gialloblu alla salvezza o lasciarli in mezzo al guado, in caso di uno degli altri due risultati. Per farlo, Bisoli dovrà però dare la stura a qualche idea efficace in zona offensiva, dove le cose non vanno: Gliozzi e Strizzolo hanno ancora una volta deluso, il giovane Bohzanaj potrebbe essere la carta con Abiuso, se l'allenatore si farà tentare dalla linea verde.
SENZA VITTORIE. Una squadra che non vince da dodici turni ha bisogno di qualcosa di nuovo, che le faccia voltare pagina e così chiudere i conti. Serve, insomma, un Modena che non solo tarpi le ali agli avversari ma che torni a governare la partita, cosa che nel 2024 è successa una sola volta, nella bella vittoria contro il Parma. Fu un'illusione, ora servono certezze.
Squadra compatta e battagliera al Del Duca. E ora sotto col SudTirol