Ferrari frenata Rossi sul podio
Nel mondo delle corse, come nella vita, tutto può mutare in men che non si dica. E così è possibile passare dai sogni di gloria alla delusione in pochi istanti, ed è ciò che è accaduto ai tifosi della Ferrari, accorsi in massa (oltre 73.000 le presenza registrate nell’arco del weekend) all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per assistere alla 6 Ore di Imola.
STRATEGIA.
Dopo un sabato da favola, in cui il Cavallino aveva messo a segno una fantastica tripletta nelle qualifiche, l’endurance domenicale ha regalato un’autentica doccia fredda – nel vero senso della parola – ai sostenitori della Rossa, che nella prima metà della contesa sembrava capace di involarsi agevolmente verso la vittoria.
La gara ha cambiato volto nel corso della quarta ora, quando l’arrivo della pioggia ha scombinato i piani strategici del Cavallino. La decisione di ritardare il pit stop all’arrivo dei primi scrosci d’acqua si è rivelata fatale, facendo sfumare ogni possibilità di successo di fronte al pubblico di casa. A salvare parzialmente il bilancio della Ferrari ci ha pensato la commovente prestazione di Antonio Fuoco, autore della pole position sabato e capace di una furiosa rimon
ta nel finale - con tanto di giro veloce e sorpasso sulla Toyota #8 di Buemi-Hartley-Hirakawa - che ha regalato la magra consolazione del quarto posto alla 499P #50 condivisa con Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Settima la #51 di Giovinazzi-Calado-Pier Guidi, appena dietro alla sorprendente BMW #20 (Van Der Linde-Frijns-Rast) e davanti alla gialla Ferrari #83 (Kubica-Shwartzman-Ye).
Se la Ferrari deve cospargersi il capo di cenere, a festeggiare è stata l’impeccabile Toyota #7 del trio Kobayashi-Conway-De Vries che ha regolato le due Porsche #6 e #5 capaci di incantare e dominare nell’appuntamento inaugurale del Qatar.
VALENTINO. La pioggia non ha tradito Valentino Rossi, che tra le curve del Santerno ha centrato il primo podio nel FIA WEC. Nella classe LMGT3, il team WRTBMW ha messo a segno una roboante doppietta, con la M4 #31 di Leung-Gelael-Farfus a precedere la #46 di Rossi-Martin-Al Harthy.
ORDINE D’ARRIVO: 1. Toyota #7 (Kobayashi-Conway-De Vries), 2. Porsche #6 (Ester-Lotterer-Vanthoor) a 7”081, 3. Porsche #5 (Christensen-Makowiecki-Campbell) a 25”626, 4. Ferrari #50 (Fuoco-Molina-Nielsen) a 31”469.