Dawidowicz è in sospeso
Il dubbio è tra campo e panchina: Dawidowicz però ieri è partito per Roma, assieme alla squadra. Lasciando a Marco Baroni l'interrogativo fino a stasera. Il Verona, al centro della difesa, utilizzerà uno tra lui e Coppola all'Olimpico. Contro la Lazio ci sarà un Hellas combattivo e intenzionato ad allungare la striscia positiva in trasferta: sono già tre i viaggi consecutivi con almeno un punto per Baroni, non riesce a fare meglio da tre anni. Quando addirittura le partite utili consecutive fuori casa furono sette, inserendo nella sequenza anche un successo sul campo della Lazio. «E' inutile guardare la classifica, conta solo manteneappena
re intatto il livello di concentrazione», spiegava Baroni che ha parlato nell'anti-vigilia come succede prima di ogni trasferta. «La Lazio è un avversario complicato, perciò servirà una partita di spessore per restare indenni: riuscendo a reggere il loro ritmo, perché non si può stare bassi». Al netto del problema muscolare risolto per Dawidowicz, il rebus in difesa resta. In attacco ballottaggio tra Noslin e Bonazzoli: per il momento l'olandese è favorito. Sulla destra si giocano una maglia Centonze e Tchatchoua. Suslov e Folorunsho potrebbero scambiarsi la posizione sulla trequarti. La lista degli assenti è limitata al solo Cruz. «Dobbiamo riuscire a stare dentro la partita», ha avvertito ancora Baroni, che col passaggio autunnale al 4-2-3-1 ha dato una svolta e contro l'Udinese sette giorni fa ha interrotto un periodo senza vittorie lungo oltre un mese. Dal guizzo finale di Coppola bisognerà ripartire. «Questa squadra dovrà essere pronta a tutto».