Corriere dello Sport

I 22 GIORNI DELL A LUPA

Come nel 2023, si decide tutto allo sprint: stessi punti, stessa posizione, stessa eurorivale

- Di Roberto Maida rob.mai.

Dopo i 24 minuti di Udine, utili a rafforzare il quinto posto, De Rossi dovrà giocare in sole tre settimane tre scontri diretti e la doppia sfida contro il Leverkusen che è ancora imbattuto in stagione Il tour de force comincia domani a Napoli

Niente si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma. Uno dei princìpi cardine della fisica moderna sembra perfetto per spiegare la rincorsa della Roma, materia composta di bravi giocatori che a un certo punto avevano smesso di funzionare insieme. E che un bravo allenatore esordiente ha saputo appunto trasformar­e in tre mesi, fino a condurla a pochi metri dall’obiettivo dichiarato: la Champions League. Ma in questo caso, in questa storia di intrighi e separazion­i, vale anche il motto del Gattopardo: tutto cambia perché nulla cambi. Lo scorso anno, quando il timoniere saldissimo con il vento in poppa era Mourinho, la Roma si trovava in una situazione praticamen­te identica: De Rossi ha adesso gli stessi punti allo stesso punto del campionato, 58 in 33 giornate, è nello stesso posto della classifica, quinto, e deve giocare una semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Gli astri non hanno replicato apposta la sceneggiat­ura per offrire una nuova occasione. Ma è come se.

APNEA. Naturalmen­te i tifosi della Roma si augurano che il finale di stagione sia più gratifican­te rispetto al 2023. In quel caso la squadra puntò tutto sull’Europa e perse ai rigori la discussa finale contro il Siviglia,

ritrovando­si fuori dalla zona Champions: nelle ultime 5 giornate Mourinho conquistò 5 punti, vincendo solo l’ultima partita con lo Spezia che gli permise di evitare la retrocessi­one Conference League. Alla trentaquat­tresima, cioè la prossima, si squagliò all’Olimpico davanti all’Inter di Lukaku (a segno) imbottita di riserve. Oggi De Rossi, che aspetta proprio il rientro di Lukaku, ha un organico più completo in termini quantitati­vi, allenata da Paulo Fonseca giocò la prima semi del poker, in Europa League contro il Manchester United. Da allora non si è più fermata (prima) e ha giocato due finali consecutiv­e con Mourinho: la prima è stata vinta a Tirana contro il Feyenoord nel maggio 2022, la seconda è stata persa tra mille polemiche a Budapest contro il Siviglia nel maggio 2023. Chissà come finirà quest’anno, il maggio romanista: se vale la logica degli anni pari, anche De Rossi potrà divertirsi... al netto dell’emergenza difensiva che si concentrer­à nella trasferta di Napoli, ma anche un calendario più complicato: tre scontri diretti per l’Europa contro Napoli, Juventus e Atalanta, e nel mezzo la doppia sfida al Bayer Leverkusen, che è ancora imbattuto in questa stagione.

PLUSVALORE. La Champions resta un obiettivo raggiungib­ile, anche perché i posti disponibil­i per la Serie A sono cinque e potrebbero diventare sei se una delle italiane vincesse l’Europa League, ma va difesa in queste tre settimane sulle montagne russe, prima del finale in pianura contro il Genoa all’Olimpico e in casa dell’Em

poli che, se salvo, non rappresent­erebbe un ostacolo insormonta­bile. Dopo i 24 minuti che hanno sistemato la classifica con il gol di Bryan Air Cristante a Udine, la Roma si gioca tutto in 22 giorni. In questo momento ha 4 punti di vantaggio sull’Atalanta, che però recupererà a fine campionato la partita con la Fiorentina, e 6 sulla Lazio. Per essere certa di proteggere il quinto posto deve conquistar­e 13 punti e quindi superare la fatidica quota 70 indicata da Allegri. Ma potrebbero bastarne 10 o 11, in caso di risultato positivo a Bergamo. La sensazione di tutti, a Trigoria, è che lo sprint per il quinto posto dipenderà proprio dalla sfida del 12 maggio contro l’Atalanta: il fattore campo è a sfavore, dopo l’1-1 dell’andata all’Olimpico, ma può essere compensato dal fatto di affrontare un avversario che tre giorni dopo giocherà la finale di Coppa Italia. A parità di stanchezza, naturalmen­te, perché entrambe verranno dalla semifinale di ritorno di Europa League giocata tre giorni prima.

Mourinho decise di puntare le fiches sull’Europa ma fu beffato da Taylor

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Roma-Genoa
L’esplosione di gioia dei gialloross­i dopo la vittoria a Udine
GETTY 37ª 19 maggio Roma-Genoa L’esplosione di gioia dei gialloross­i dopo la vittoria a Udine

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